Il progetto “Il verde e il riciclo”
Vedi la foto Hanno superato le più rosee aspettative i risultati del progetto scolastico sperimentale “Il verde e il riciclo”, promosso da Comune e Trip Sardinia a beneficio di tre classi del Meucci. Gli obiettivi erano sensibilizzare gli studenti sulla raccolta differenziata dei rifiuti e promuovere la cultura del rispetto dell'ambiente. Il tutto attraverso lezioni in classe e seminari “sul campo” nel giardino scolastico e sul colle di Sant'Elia. Armati di guanti, ramazza, vanghe e innaffiatoi, gli studenti di tre prime hanno ripulito e poi riqualificato gli ampi spazi verdi della loro scuola che prima erano degradati. IL PROGETTO Un'attività portata avanti con entusiasmo tra dicembre e aprile, che ha consentito di impiantare anche nuove palme e ulivi. I ragazzi hanno avuto la possibilità di cimentarsi in laboratori sul compostaggio (cioè l'utilizzo degli scarti organici come fertilizzanti) e sul riciclo della carta. Ieri mattina l'aula magna ha ospitato la cerimonia conclusiva in presenza della preside, Daniela Diomedi, del naturalista Giovanni Pischedda e delle rappresentanti di Trip Sardinia, Claudia Lanero e Claudia Caredda. Presenti anche gli assessori all'Istruzione di Comune e Provincia, Edoardo Usai e Franco Mele, che hanno patrocinato il progetto insieme all'assessore comunale della Pianificazione dei Servizi Giovanni Giagoni. «Devo complimentarmi con i ragazzi per il loro grande impegno», ha detto Usai, «grazie a questo progetto hanno acquisito maggiore consapevolezza dell'importanza di rispettare l'ambiente, differenziare i rifiuti ed evitare gli sprechi riciclando». D'accordo Mele: «L'ambiente è una risorsa fondamentale e va salvaguardata con un impegno costante. Tra l'altro, può trasformarsi in volano per l'economia e in opportunità di lavoro per i giovani».
LA DOCENTE Soddisfatta la docente referente del progetto, Nicoletta Uzzau. «Abbiamo seminato per il futuro. Un futuro che è dei nostri giovani. A Comune e Provincia chiediamo tre cose: più attenzione verso i giardini scolastici, la possibilità di far uscire di più i ragazzi per evitare che in aula si sentano come in prigione e un maggiore impegno verso il Poetto che è sporco». «Colpa dell'inciviltà», ha replicato Usai, «ne approfitto per lanciare un appello a essere più rispettosi, evitando di abbandonare sulla sabbia bottiglie, cartacce e cicche».
Paolo Loche