Via Caprera


Sporcizia davanti al poliambulatorio, commercianti e residenti presentano una petizione. Sono servite 250 firme per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica: dall'angolo di via Caprera a quello di via Pola lo strato costituito dagli escrementi dei piccioni è diventato talmente spesso da spaventare chi è solito frequentare quegli spazi. «Il rischio di infezioni esiste», dice Riccardo Laconi, presidente della Commissione Urbanistica e Ambiente della Circoscrizione di Sant'Avendrace-Is Mirrionis. Urina, feci di cani e escrementi di piccioni a due passi dall'ingresso dello stabile dove ogni mattina sono soliti recarsi centinaia di bambini per i vaccini: «Disgustoso», commenta Anselmo Caria, residente in via Caprera, «quel marciapiedi è in questo stato da non so più quanto tempo».
Il rimedio c'è, adesso anche la richiesta d'aiuto all'assessore ai servizi tecnologici Gianni Giagoni: «Inizialmente si potrebbe lavare la strada con degli idrogetti a base di enzimi non tossici che si nutrono delle sostanze organiche presenti negli escrementi», sottolinea Laconi, «successivamente si dovrebbe intervenire con le macchine lavapavimenti. Sono sei mesi che non piove in città, è arrivato il momento di pulire». Preoccupati anche i negozianti della zona, che a più riprese hanno provato a provvedere da soli con vigorose secchiate e spazzolone. «Tutto inutile», dice Renato Figari, titolare di un bar nel quartiere, «lo strato è troppo spesso. Io stesso, dopo mille richieste, mi sono arreso».

22/08/2008