Il corteo contro Equitalia ha fermato le auto nelle strade del centro città
Disagi ma c'è chi è d'accordo con i manifestanti
Vedi la foto Da un lato i cartelli, gli striscioni e gli slogan scanditi contro Equitalia dai quindicimila manifestanti arrivati da tutta l'Isola. Dall'altra il palazzo del Consiglio regionale, blindato da uno spiegamento impressionate di uomini delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Tutto attorno, ieri mattina, il traffico è rimasto a lungo pressoché paralizzato, come spesso accade nelle strade del centro città quando i cortei transitano o si fermano davanti ai palazzi della politica e delle istituzioni.
LE CODE La corsia libera di via Roma che si affaccia sul porto ha permesso alla circolazione di avere un punto di sfogo, ma le code si sono ugualmente formate sia in viale Regina Margherita che in viale Diaz, bloccando persino viale Colombo e viale Ferrara (per fortuna in questo caso l'uscita per l'asse mediano ha consentito a molti automobilisti di aggirare l'ingorgo). Rallentamenti e colonne d'auto che avanzavano a passo d'uomo si sono viste ieri anche in viale La Playa, con gravi disagi soprattutto per i pendolari che dovevano raggiungere il capoluogo dalla statale 130, oppure dai vicini centri di Pula e Capoterra. Costretti ad un super-lavoro anche gli agenti della Polizia municipale che hanno deviato i flussi di traffico nei pressi di viale Trieste, così da evitare la completa paralisi del centro.
I DISAGI Per ore, dunque, sia cagliaritani che pendolari hanno dovuto fare i conti con il contraccolpo della manifestazione indetta dai movimenti che contestano Equitalia, schiacciati dalle cartelle che la società di riscossione sta distribuendo in una regione schiacciata dalla crisi. Era già accaduto una ventina di giorni prima, in occasione dello sciopero indetto dai sindacati confederali che aveva portato in strada migliaia di lavoratori. E come quel giorno, decisivo per evitare il collasso della circolazione è stato l'impegno dei vigili urbani che deviavano i flussi man mano che il corteo si spostava. «Hanno ragione a protestare» ha assicurato Ornella Piga, titolare di un negozio di articoli per la casa in via Roma, «anche a noi continuano ad arrivare cartelle di Equitalia e non facciamo in tempo a pagarle. Sarei andata anche io a protestare, ma ho la dipendente in malattia. Ormai le manifestazioni non si contano più e ogni volta il traffico si blocca: ma la disperazione la capiamo bene».
Utili anche i pannelli con messaggio variabile nella statale Carlo Felice e lungo la Sulcitana. Hanno avvisato per tempo gli automobilisti della presenza del corteo nelle strade attorno al fronte portuale. In molti, quindi, hanno potuto evitare l'ingorgo entrando in città dall'asse mediano. Ma chi arrivava dalla statale 195, oltrepassando il ponte di Sa Scaffa, si è trovato ugualmente inghiottito nell'ingorgo.
Francesco Pinna