Consegnati i lavori di recupero, la ex fabbrica pronta a marzo 2012
Digital library, cineteca, laboratori per artisti
Vedi la foto «La Fabbrica della creatività nascerà entro marzo del 2012». La nuova scadenza (la prima era prevista a dicembre 2010) dovrebbe essere quella giusta perché ieri, al termine di un lungo iter burocratico (dodici gli enti coinvolti) e a quattro giorni dall'approvazione del progetto esecutivo sono stati consegnati i lavori di recupero dell'ex manifattura tabacchi.
Affidati con un appalto concorso da 7,4 milioni (di cui 4,7 per l'esecuzione dei lavori) a un raggruppamento temporaneo di imprese tra Raffaello Pellegrini di Cagliari e Imma di Torino, riguardano 6600 metri quadri coperti, circa la metà della superficie coperta del complesso.
CHE COSA CI SARÀ Saranno recuperati tre corpi di fabbrica dove troveranno posto aule didattiche e laboratori che saranno messi a disposizione della facoltà di Architettura dell'università, la Sardegna digital library (la biblioteca consultabile al computer), la cineteca sarda con il relativo deposito delle pellicole (avrà un microclima controllato) e la film commission, l'archivio digitale, atelier per artisti, una sala teatro o convegni da 150 posti (ce ne starebbero circa 600 ma manca un'uscita di sicurezza che per ora non può essere realizzata) con palcoscenico, regia e foyer, un bar. Tre gli ingressi (due da viale Regina Margherita e uno da vico XX settembre), altrettanti i percorsi della memoria, che richiamano la storia di un luogo che nel 1500 fu un convento e che per quasi 150 anni, sino al 17 dicembre del 2001, fu la fabbrica delle sigarette della città.
RECUPERO DI EDIFICI «Si tratta di un lavoro di recupero di archeologia industriale che consentirà di far vivere questo luogo come un nuovo quartiere», ha spiegato Andrea Casciu, l'architetto che coordina il gruppo di progettazione di cui fanno parte anche Abis associati, Tellus engineering e Nicoletta Rassu (consulenti Marco Cadinu e Archiluce light design). «Sarà un altro spazio importante per Cagliari, che assume sempre più la connotazione di una città europea», ha commentato l'assessore regionale alla Cultura Sergio Milia, ringraziando il suo predecessore, Lucia Baire, per aver dato gambe a un lavoro pensato e finanziato dalla Giunta Soru.
MANCANO 10 MILIONI A proposito di finanziamenti, Milia ha annunciato che i dieci milioni mancanti per recuperare il resto dell'ex manifattura potrebbero essere quelli destinati al Betile. Ancora incerte le modalità di gestione: «Sarà mista, pubblico privata», preannuncia il direttore generale dell'assessorato Antonio Conti.
Fabio Manca