Farris (Pdl)
Vedi la foto Assessore Giuseppe Farris, dopo 13 anni da consigliere e 10 in Giunta, cosa cambia nel suo approccio alle elezioni, questa volta tra le fila del Pdl?
«I problemi sono profondamenti mutati, alla stessa velocità del mondo. C'è necessità di cambiare la macchina burocratica, che va orientata in modo tale da favorire lo sviluppo economico. Abbiamo già individuato le modifiche per renderla più competitiva. Chiediamo un altro mandato per completare questa rivoluzione».
Attraverso quale leva l'amministrazione può incidere?
«Si può essere protagonisti di processi che accompagnano le trasformazioni culturali. Investendo sulla progettazione partecipata, prendendo come esempio negativo quello del Betile, un progetto auto-referenziale».
La sua lista civica ha investito molto sul progetto di “Cagliari pedonale”. Siete soddisfatti del risultato ottenuto?
«La situazione è cambiata in senso positivo alla Marina e, in generale, nel centro storico. Ora l'esperimento va esteso al Poetto. Perché la pedonalizzazione migliora la qualità della vita e crea nuove possibilità economiche».
Deluso per come è finita la questione-stadio?
«Io e miei uffici abbiamo lavorato molto per cercare di trovare una soluzione per il Sant'Elia, ma non siamo per ora riusciti a ottenere il risultato. Ma se vinciamo si può provare a ripartire, non certo da zero».
A. Mur.
(Giuseppe Farris ha 43 anni, è sposato e ha un figlio, e fa l'avvocato. Ha appena letto i libri “Come finirà” di Jacques Attali e “Persecuzione”, di Alessandro Piperno)