PIAZZA GIOVANNI XXIII. Sindaco e governatore hanno inaugurato ieri lo spazio verde
Musica e spettacoli per il taglio del nastro dell'opera
Ai cancelli, prima del taglio del nastro, si sgomita e si spinge. I più scaltri cercano di infilarsi nel gruppetto delle autorità, altri vengono fermati dai due poliziotti che cercano di dare un po' d'ordine a una folla che si ingrossa e scalpita. D'altra parte l'attesa è stata tanta, direttamente proporzionale alla curiosità dei mille - nell'arco della giornata sono diventati quattromila - che ieri, puntuali alle 11, si sono fatti trovare all'ingresso del Parco della Musica.
IL SINDACO «Non è un'inaugurazione, ma l'apertura di questo nuovo spazio verde che finalmente potrà essere utilizzato dai cittadini», ha detto a più riprese il sindaco Emilio Floris, che insieme al presidente della Regione Ugo Cappellacci ha fatto gli onori di casa - la madrina invece è stata la violinista Anna Tifu, chiamata a tagliare il nastro tricolore - e presentato il parco agli abitanti della zona. E il risultato finale - soprattutto se si fa il confronto con quello che c'era prima, cioè semplici sterrati - è decisamente attraente: pavimentazione chiara, fontane, zampilli d'acqua, un piccolo fiume attraversato da un ponticello di legno. Ieri, subito dopo l'apertura, c'era già chi stava prendendo il sole disteso sull'erba. Per completare l'opera - con un teatro da 330 posti, più gli ultimi ritocchi per avviare la gestione - serviranno ancora altri sei mesi, anche se il sindaco è ottimista: «Potrebbero bastarne anche tre o quattro». Sicuramente se ne parlerà alla fine dell'estate. «Mancano ancora 4 milioni di euro di interventi, in modo che questi spazi vengano dedicati alla musica a 360 gradi, dalla classica alle sperimentazioni», ha detto Floris. Il sindaco, emozionato, ha salutato i cittadini (al termine della cerimonia decine di persone lo hanno fermato per stringergli la mano) ricordando che il Parco, insieme alla Mediateca, sarà uno dei grimaldelli «fare di Cagliari la capitale del Mediterraneo grazie alla cultura».
CAPPELLACCI «Abbiamo consegnato un'opera d'arte alla città», ha sottolineato il governatore Ugo Cappellacci, che nel suo intervento, dal palco del Teatro lirico, ne ha approfittato per chiedere a tutti «di andare a votare per il referendum del 15 e 16 maggio. Io voterò sì, contro il nucleare». Ma non è stato l'unica digressione: i sostenitori della lista civica di Filippo Petrucci avevano in mente un flash-mob, che poi è stato realizzato solo in parte: in programma c'era un finto concerto, ma alla fine i ragazzi si sono limitati al volantinaggio (pare anche per le “attenzioni” della Digos). Il parco è costato circa 23 milioni di euro, per realizzarlo ci sono voluti quasi quattro anni (poco, per l'assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Lorrai che ha fatto i complimenti all'impresa) e misura 25 mila metri quadri. Una superficie che raddoppia se si unisce a quella di piazza Giovanni XXIII. E di piazze, il quartiere di San Benedetto, ne avrà altre due: una è ancora senza nome, l'altra, su via Sant'Alenixedda, è dedicata da tempo ad Amedeo Nazzari. Presto sarà aperto anche il parcheggio sotterraneo, su due livelli, dove saranno disponibili circa 600 posti.
Michele Ruffi
La festa
Launeddas
e balli sardi
per migliaia
di persone
La banda della Brigata Sassari sottolinea i momenti più importanti, le casse acustiche della piazza diffondono il suono delle launeddas, sulla terrazza di via Cao di San Marco il gruppo folk di Villanova si esibisce in un “ballu tundu”. La musica è stata il filo conduttore dell'inaugurazione di ieri (oltre mille i presenti) e lo sarà per tutta la vita del parco. E infatti sul palco del Lirico, insieme alle altre autorità, il presidente del Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” Gianni Filippini ha descritto quello che sarà il futuro del parco e delle sue strutture: «Cercheremo di dare a quest'opera l'animazione culturale e sociale che merita. Cagliari è una città che ha sete di cultura: chi gestirà il parco dovrà soddisfare queste esigenze». Dopo gli interventi, Donato Renzetti ha diretto l'orchestra e il coro del Lirico in un concerto “straordinario”. Invece alle 19, per il turno B degli abbonati, Michele Campanella si è esibito al pianoforte. Ma la festa è continuata fino a tardi: fino a mezzanotte gli orchestrali del lirico si sono esibiti in mini concerti di 30 minuti ciascuno. La serata è stata conclusa dalle “Musicamore Singers”, sei coriste del Lirico che hanno proposto canzoni degli anni '30 e '40. ( m.r. )