Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La politica migliora con le donne

Fonte: La Nuova Sardegna
9 maggio 2011

 
Confronto tra candidati sindaco sul tema della presenza femminile 
 
 
 
 
BETTINA CAMEDDA 

CAGLIARI. Una giornata di riflessione, ieri, all’hotel Mediterraneo, dedicata alla presenza femminile negli organi di governo delle amministrazioni regionali, comunali e provinciali, organizzata dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità.
Una tavola-rotonda che, in serata, ha visto confrontarsi alcuni dei candidati in corsa per la poltrona di sindaco di Cagliari. A pochi giorni dalle elezioni amministrative e in piena campagna elettorale sei candidati si sono confrontati su un tema difficile: come costruire il futuro della città di Cagliari attraverso una democrazia paritaria. «C’è ancora diffidenza verso le donne perché sono più brave, sanno essere madri, mogli e lavoratrici insieme - afferma Emanuela Corda, candidata sindaco del Movimento 5 stelle - nella nostra lista, realizzata con il preciso intento di valorizzare le intelligenze e non il genere, sono candidate 13 donne. La partecipazione però deve partire anche da noi, dobbiamo fare squadra». Una squadra che, se affiatata, produce risultati. Gli osservatori nazionali hanno rilevato che i paesi con minore differenziale di genere sul mercato del lavoro e nelle istituzioni sono quelli che hanno i migliori risultati economici e le maggiori capacità competitive. «Le donne sono ancora di fronte ad un bivio costrette a scegliere tra lavoro e famiglia a causa dell’insufficienza dei servizi che bisogna incentivare - spiega Massimo Fantola, candidato sindaco del Pdl - in politica mi piace il “metodo Milia” in Provincia dove il numero delle donne in giunta è sostanzialmente pari a quello degli uomini». Più servizi dunque che diano alle donne, mamme, mogli e lavoratrici il tempo di dedicarsi ad ogni ambito. «In quanto a competenza e professionalità le donne non hanno nulla da invidiare agli uomini. La discriminazione nei confronti della donna va combattuta a partire dai giovani ecco perché bisogna investire nell’educazione - sottolinea Massimo Zedda, candidato Sel del centro-sinistra - in politica potrebbe essere utile un “piano regolatore del tempo” che non costringa le donne a stare in Consiglio fino a tarda sera. Occorrono più servizi che la aiutino a non farsi carico di tutto». Presente anche Lucia Baire, candidata sindaco a Capoterra. «Abbiamo ancora necessità di incontri e di leggi specifiche per attuare la parità - afferma la candidata del centrodestra - da donna ho fortemente voluto una lista di sole donne che potessero diventare con me altrettanti sindaci». I candidati presenti, inoltre, sono stati tra i primi firmatari di un documento redatto da Anci e Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio in cui si impegnano a promulgare una democrazia paritaria. «La parità è un traguardo che va raggiunto quanto prima. E non basandosi sul “metodo Milia” ma sul metodo Europa, come a Berlino dove le quote di genere non sono mai state chiamate quote rosa - spiega Ornella Demuro, candidata ProgReS - mi farò portavoce della città di Cagliari affinché abbia come punto di riferimento donne e bambini». Tra i presenti anche Gianmario Muggiri del Movimento sociale italiano: «È difficile credere che oggi si debba discutere ancora di parità, probabilmente la colpa è in parte di un governo maschilista. Nella mia lista su 26 candidati 12 sono donne».