Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tuvixeddu, ridotte le fioriere «Il parco aprirà tra un anno»

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2011

COMUNE. Sì alla perizia di completamento, l'impresa è pronta

 Vedi la foto La necropoli fenicio punica di Tuvixeddu, una delle più importanti al mondo, aprirà al pubblico tra un anno. Modificato il vecchio progetto: le discusse “fioriere” ridimensionate e in parte demolite, via i due ponticelli, mentre il verde piantato sarà tutto autoctono. Impossibile però avvicinarsi alle tombe: visibili, per ora, soltanto a distanza. Tutto nero su bianco nella “perizia di completamento” definita dagli uffici del servizio Edilizia pubblica 1 che ha ereditato la pratica dall'area Gestione del territorio. L'impresa che aveva in esecuzione il progetto (la Ecosabina) ha chiuso l'accordo col Comune. Ora serve il sì della giunta, atteso per giovedì prossimo, e quello delle Soprintendenze. Poi potrà riaprire il cantiere.
GLI STOP I lavori partirono nel 2003, bloccati prima dai vincoli della giunta Soru nel 2007 e dal sequestro della magistratura un anno dopo. Dopo anni di colloqui e incontri, si rivela decisiva la conferenza di servizi del 16 dicembre 2010, dove è stata «accertata la compatibilità paesaggistica delle “aiuole” (le “fioriere”, ndr ) delimitate da muratura in pietra posta in essere a secco entro gabbioni di rete metallica» a condizione che siano modificate (ridotte di almeno un metro) e che «non siano poste a dimora piante di Alanterno e altre specie ad alto fusto, ma solo specie arboree autoctone».
I LAVORI In cassa son rimasti 900 mila euro coi quali tutti i 20 ettari di parco saranno puliti e liberati dalle erbacce. Mentre solo sei ettari saranno stralciati dal progetto complessivo. Qui sarà realizzato l'accesso da via Falzarego: una via di collegamento pedonale tra l'ingresso e il nuovo edificio per i servizi davanti a via Codroipo, da dove sarà possibile osservare migliaia di sepolture. Spazio anche per un'area verde attrezzata dove verranno sistemati cartelloni illustrativi.
I TEMPI Secondo i tecnici, i lavori dovrebbero concludersi entro un anno. «Abbiamo chiesto alla Regione altri fondi per il completamento del parco», spiega il dirigente Mario Mossa, «e ci hanno garantito una corsia preferenziale per Tuvixeddu». I fondi serviranno per inglobare anche l'area del villino Serra, che verrà recuperato assieme ai sepolcri romani di viale Sant'Avendrace. Spazio anche per nuovi scavi: altre tombe puniche e parte dell'acquedotto romano attendono di essere portati alla luce.
Ennio Neri