Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La ricetta di Patrizia Serra:«Noi, al servizio della città»

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2011

COMUNALI. Il programma della lista civica “Onestà e progresso”

Vedi la foto Trentaquattro anni, laurea in Scienze politiche (con indirizzo politico-economico), master in amministrazione d'impresa. Esperienze importanti per Patrizia Serra, candidato a sindaco per la lista civica “Onestà e progresso” nelle elezioni comunali dei prossimi 15 e 16 maggio.
Perché ha deciso di candidarsi a sindaco?
«Perché credo di essere in grado di svolgere con competenza e passione questo compito, introducendo una discontinuità con il passato, rappresentata in particolare dalla volontà di prestare maggiore ascolto ai cittadini e di cercare il loro coinvolgimento».
Qual è la sua esperienza in politica prima di questo impegno?
«Nessuna, se per esperienza si intende quella maturata all'interno di un partito. Per me la politica è un servizio, sui temi voluti dai cittadini. Non crediamo nella “classe” politica, crediamo nell'essere al servizio del cittadino».
Qual è il punto fondante del suo programma?
«L'informazione ed il coinvolgimento dei cittadini e delle loro associazioni, nel termine più vasto, nella gestione del bene comune; combattere gli sprechi ed ottimizzare la spesa pubblica, creare nuove opportunità di crescita e sviluppo valorizzando al meglio il grande patrimonio esistente».
Dai confronti con gli altri candidati qual è la preoccupazione che le sembra essere emersa?
«Ho avuto modo di partecipare a un solo confronto dove non tutti erano presenti. Ritengo comunque sia la fragilità del rapporto Comune-cittadino: tutti chiedono di essere ascoltati; ma questo purtroppo accade con discontinuità se non nei periodi elettorali».
Quali sono le emergenze della città?
«Più che emergenze si tratta di problemi da affrontare: il lavoro, la casa, il degrado sociale, lo spopolamento, la povertà, l'emarginazione, l'abbandono del territorio e la non valorizzazione delle sue peculiarità, le difficoltà delle imprese, del piccolo commercio e degli artigiani».
Quali sono i punti di forza e di debolezza della società cagliaritana?
«Punti di forza i giovani, il volontariato, l'associazionismo, una società culturalmente variegata, la cultura, la storia, l'ambiente. Punti di debolezza accentramento del potere economico, scarsa collaborazione tra i diversi attori coinvolti nello sviluppo della città, non equa distribuzione delle risorse».
Cosa si può fare per arginare l'emorragia di residenti?
«Realizzare abitazioni popolari e di edilizia convenzionata dislocate in tutto il tessuto urbano, offrire servizi ai residenti per incentivarli a vivere in città. Puntare sulla famiglia quale primo centro di formazione dell'individuo e quindi asili, scuole, attività ludiche e ricreative e attività sportive».
Qual è la sua ricetta per i giovani, i senza lavoro, gli universitari?
«Formazione, grinta, tenacia, scambi interculturali, iniziativa, e di conseguenza crescita della fiducia nelle possibilità proprie e del territorio in cui si vive. Creare occasioni per sviluppare le proposte dei giovani, dei senza lavoro, degli universitari nel campo della cultura, della eco-sostenibilità e valorizzazione del territorio, del turismo, degli eventi sportivi, dell'innovazione e della ricerca, anche grazie alla semplificazione nella distribuzione dei servizi al cittadino, e nella implementazione di servizi efficienti per spostarsi rapidamente a Cagliari e nelle città limitrofe».
In caso di ballottaggio, dal quale lei dovesse essere esclusa, quale candidato appoggerebbe?
«Potremmo appoggiare chi si dimostrerà realmente al servizio dei cittadini, ma potremmo anche consigliare ai nostri elettori di votare secondo la propria coscienza».
Anthony Muroni