VIA SIRAI. Accorato appello dei residenti dopo l'allarme-tossicodipendenti
La risposta da Piazza Palazzo: pronti ad ascoltarli
L'abbattimento del rudere di via Sirai dipende solo dalla volontà dell'Azienda regionale per l'edilizia abitativa: lo stabile, infatti, non è di proprietà del Comune. «Già da mesi, su richiesta del Prefetto, abbiamo riconsegnato le chiavi dell'edificio ad Area», ha spiegato l'assessore al Patrimonio Patrizio Mulas. E sui 160mila euro di affitti arretrati che il Comune dovrebbe pagare all'ex Iacp, puntualizza: «Non si tratta di un debito, perché Area ci deve ben cinque milioni di euro per gli immobili Erp costruiti a Sant'Elia».
Sul futuro della “casa dei tossici” interviene anche il consigliere della terza circoscrizione Ninni Savona: «Chiediamo che il Prefetto incontri la gente del quartiere», ha detto Savona, che lo scorso settembre raccolse più di duecento firme di protesta contro il ritrovo dei tossicodipendenti. Una presa di posizione che gli costò cara: all'indomani della manifestazione trovò la sua Ford Fiesta semidistrutta (2.400 euro di danni). "«Un mese fa hanno ripulito tutta la zona, non c'era più una siringa, ma adesso è ancora peggio. Prima c'era sempre un carabiniere che sorvegliava queste strade, ora è sparito anche quello». Da qui la richiesta di una nuova caserma al posto del rudere, dato che la più vicina - la stazione di Sant'Avendrace - si trova a Su Planu.
Dalla Prefettura si mostrano disponibili: «La messa in sicurezza o l'abbattimento dello stabile dipende solo dal proprietario», ha precisato il vice capo di Gabinetto Andrea Leo. «Ma se i residenti inoltreranno una richiesta formale al Prefetto, credo che non avrà problemi a riceverli e ad ascoltare le loro lamentele».
Francesco Fuggetta