PARCO DELLA MUSICA. Appello del segretario della Cisl alle istituzioni in vista dell'inaugurazione
Carta: non conosciamo il progetto di gestione né il vantaggio per il Lirico
«Un dibattito più aperto, non chiuso nelle segrete stanze, che coinvolga le forze vive del capoluogo, per un progetto di rilancio del Parco della musica e del Teatro lirico che può rilanciare sviluppo ed occupazione in una città ed in una Regione che ne hanno veramente bisogno». Lo sostiene il segretario territoriale della Cisl Fabrizio Carta nell'imminenza dell'inaugurazione del Parco, prevista entro alcune settimane.
LAVORI LUNGHI «L'opera, costata più di venti milioni di euro e durata troppi anni, è frutto della programmazione negoziata ed in particolare di un Piano integrato territoriale firmato diversi anni fa anche da Cgil, Cisl e Uil che», ricorda il sindacalista, «avevano condiviso gli obiettivi del progetto: riqualificazione del quartiere, sviluppo dell'attività del Teatro lirico, investimenti privati ed in particolare la costruzione di un grande albergo, utile per la città, ma anche opportunità di lavoro per i residenti del quartiere».
SEI MILIONI DI EURO «Vi è da aggiungere», prosegue, «che una recente delibera regionale prevede un investimento di 6 milioni di euro per gli anni 2011 –2012- 2013 per l'ulteriore valorizzazione dell'area. Sempre nella delibera citata, al fine di procedere alla definizione dei progetti per l'area vasta di Cagliari, si prevede la costituzione di un tavolo integrato per l'attuazione di un Piano integrato di sviluppo urbano (Pisu). Presumiamo che il Parco della musica sarà inaugurato a breve, magari prima delle elezioni comunali, e ci domandiamo cosa prevede questo piano, chi gestirà il Parco e quali saranno soprattutto i ritorni per i lavoratori del Teatro lirico, ma anche per i cittadini e i residenti del quartiere».
BENEFICI PER IL RIONE «Non sarebbe infatti sbagliato», aggiunge Carta, «che i benefici del Parco della Musica vadano a vantaggio di chi vive e opera nel quartiere ed ha subito tutti i disagi dei lavori. Ma sarebbe opportuno dunque conoscere anche il piano di rilancio del Teatro, per il momento sconosciuto almeno alle organizzazioni sindacali confederali. Per questo, insieme alla Confindustria di Cagliari, si è chiesto un tavolo di confronto con la Regione che ha stanziato le risorse e, naturalmente, anche con il Comune di Cagliari».