In via Roma sbarcano 4.000 turisti: aperti solo pochi bar e la Rinascente
Croceristi in città, ma i negozi scelgono il riposo
I bar, giusto quelli. E qualche negozio di souvenir, da contare sulle dita di una mano. Per il resto, a parte la facciata - cioè i portici di via Roma - i commercianti del centro hanno preferito la serrata: lunedì venticinque aprile di vacanza, poco importa se in città ci sono turisti e croceristi scesi dalla Thomson dream e dalla Costa Magica. A bordo delle due navi circa 4.000 passeggeri, sbarcati sul molo Sabaudo e sul Rinascita. Chi ha scelto di rimanere a Cagliari e visitare il centro storico si è dovuto arrangiare: a parte i caffè del lungomare, l'unico segno di vita era dato dalla Rinascente. E dal corteo per la Liberazione, tanto che molti vacanzieri si sono accodati alla manifestazione.
I NEGOZI CHIUSI Quasi impossibile trovare negozi d'abbigliamento aperti. E a parte qualche eccezione, anche le boutique di alimentari e prodotti tipici hanno scelto di chiudere. «Molti hanno scelto di non lavorare: l'apertura era facoltativa e evidentemente quasi tutti hanno stimato una scarsa possibilità di fare affari», dice il presidente della Confesercenti provinciale Roberto Bolognese. Tutto chiuso nel Largo Carlo Felice, idem in via Garibaldi e via Manno. Gli unici a fare affari in queste occasioni, ma non è una novità, sono i ristoranti della Marina. Anche se questa volta non è andata benissimo: la pioggia ha scoraggiato molti clienti e nessuno ha potuto allestire il pranzo all'aperto, come invece è successo negli anni scorsi.
PRIMO MAGGIO Bolognese assicura che le raccomandazioni per tutta la categoria saranno diverse in occasione del Primo maggio. «Per la festa di Sant'Efisio inviterò tutti i colleghi ad aprire almeno durante la mattina. È previsto l'arrivo di turisti dall'Isola e dal resto del mondo, sarebbe uno sbaglio non sfruttare l'occasione. L'indicazione sarà questa, ma non possiamo obbligare nessuno a lavorare». Anche perché il Primo maggio, oltre ad essere la giornata in onore del santo protettore della città, è anche la festa dei lavoratori. E nonostante la liberalizzazione delle aperture, ci sarà sicuramente qualcuno che sceglierà di riposare. Come ieri: i croceristi sono ripartiti dopo aver cercato inutilmente qualche attività aperta. Ma il discorso è vecchio, come la polemica annessa. Aprire o chiudere in occasione delle feste di primavera? Prima, quando la legge regionale obbligava alla serrata, c'era poca scelta e l'alibi era servito. Ora che è tutto lasciato alla libera decisione di amministratori locali e negozianti, pochissimi preferiscono aprire le saracinesche e mettersi dietro il bancone. Per fortuna il calendario delle crociere pubblicato dall'Autorità portuale darà poco spazio ad altre gaffes: per il Primo maggio non è previsto l'attracco di navi.
Michele Ruffi