Cagliaritani fuori porta, i turisti sbarcano nel capoluogo semivuoto
LA PASQUETTA SOTTO TONO Il maltempo ha condizionato la tradizionale gita con qualche eccezione in provincia
CAGLIARI. Gita fuori porta e città vuota per Pasquetta: Alghero, ma anche gli agritursimo a pochi chilometri da casa le mete preferite dai cagliaritani.Città semivuota: in giro tra via Garibaldi e via Manno quasi soltanto i crocieristi sotto l’ombrello sbarcati questa mattina al Molo Sabaudo. Stampace in strada nonostante la pioggia per la consueta processione in onore di Sant’Efisio.
Pioggia, secondo la tradizione degli ultimi due anni. Giornata così così per i turisti, ma anche per i cagliaritani che speravano nella più classica delle scampagnate all’aria aperta con bambini magari a Sinnai o a Capoterra. Magari con quattro passi, prima e dopo i pasti, in mezzo a vigneti e cespugli di mirto. E forse l’unico mirto è stato quello, in agriturismo, dopo il caffè e le abbondanti libagioni a base di agnello e maialetto. Non proprio la città del sole per chi, dopo essere sbarcato dalla nave, ha preferito fare un giro in città. Pochi negozi aperti nelle strade dello shopping, unica consolazione i ristoranti e i musei. C’erano anche le celebrazioni per la festa della Liberazione, organizzate come al solito dal Comitato 25 aprile, quest’anno in una insolita concomitanza con la Pasquetta. Roba non proprio da turisti. E peccato che molti di quelli che per la prima volta grazie alla crociera hanno visto Cagliari, non siano riusciti a gustarsi forse una delle poche cose che la città offriva in questo giorno di festa. Cerimonia per cagliaritani, soprattutto residenti o ex di Stampace, quella in onore di Sant’Efisio. Orari poco “turistici”: la classica processione per la festa di Efisiu gloriosu, partita di prima mattina, si è conclusa alle 9.30.Ma si sa, è roba per fedelissimi. Il corteo, con Sant’Efisio senza il cocchio di gala della festa del Primo maggio, è partito dalla chiesetta di Stampace ed è salito, nonostante le condizioni meteorologiche, su su verso la Cattedrale. Immancabile la tappa alla cappella del convento delle monache Cappuccine di via Cima.Una sorta di prologo a quella che sarà la grande festa del Primo maggio.