MUSICA. In programma Saba Anglana con Roy Paci, Cerri, Nick The Nightfly
A maggio la rassegna lascia la Fiera per Monte Claro La musica, certo, generosa nel numero di proposte e come sempre a cavallo tra i generi: jazz, pop, reggae, etnica, dub. Ma anche teatro, letteratura, mostre, installazioni, dj set, concorsi, laboratori, seminari, workshop, gastronomia. Che riassunto in tre parole vuol dire: European Jazz Expo. Così, dopo la cura dimagrante dello scorso novembre, il festival organizzato a Cagliari da Jazz in Sardegna, aumenta di peso recuperando i chili delle scorse edizioni e cambia vetrina passando dalla Fiera al Parco Monte Claro (che in questi giorni ha bruillantemente superato il test delle giornate della cultura) e al Parco della Musica, dove dal 26 al 29 maggio transiteranno più di 200 artisti provenienti da ogni angolo del mondo.
«L'Expo ha già vinto le scommesse culturali che si era prefisso, ora deve vincere quella turistica. Per questo motivo la manifestazione cambia periodo e scenario» afferma il direttore artistico del festival, Massimo Palmas, nel corso della presentazione del programma avvenuta ieri mattina nel Palazzo Viceregio, a cui hanno preso parte Francesco Siciliano e Piero Comandini, assessori alla Cultura e al Turismo della Provincia, Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente. «Dal punto di vista paesaggistico, il passaggio dalla Fiera a Monte Claro registra un salto di qualità», aggiunge Palmas facendo il punto sull'aspetto logistico di una manifestazione che già dalla prima edizione si è ritagliata un posto nel cuore dei tanti appassionati di musica isolani, «Bisognerà ora capire quanto il format, sperimentato con successo gli scorsi anni nello spazio di viale Diaz, riuscirà ad adattarsi al Parco. I test sonori hanno dato segnali incoraggianti. Vedremo cosa accadrà quando all'interno dell'area ci saranno migliaia di persone».
IL PROGRAMMA Sul versante musicale, tanti i gruppi e i solisti che dal giorno alla notte sfileranno sugli otto palchi allestiti in uno dei polmoni verdi più belli della città.
Nomi di qualità come quelli di Stefano Bollani alla guida dei Visionari (ascoltare però il pianista col nuovo progetto dedicato a Frank Zappa, presentato lo scorso mese a Bergamo Jazz, avrebbe contribuito ad allungare la lista delle novità di quest'anno), Stefano Di Battista, protagonista di un'idea a metà strada tra note e narrazione (ci sarà anche Gino Castaldo, critico musicale di Repubblica), Franco Cerri, Rita Marcotulli, Francesco Bearzatti, Salvatore Bonafede, Enzo Pietropaoli, Flavio Boltro, Luca Aquino, Javier Girotto, il 16enne siciliano Gianluca Pellerito, enfant prodige della batteria.
In campo cantautorale spiccano le presenze di Sergio Cammariere e Gerardo Casiello, vincitore del Premio Tenco 2010 nella sezione Opera Prima.
Mentre per quanto riguarda la vocalità femminile, ci sarà solo l'imbarazzo della scelta: Natacha Atlas, Maria Pia De Vito, Filomena Campus, Francesca Corrias, la genovese Roberta Alloisio, la siciliana Laura Lala, l'etiope Saba Anglana (affiancata dalla tromba di Roy Paci), la giamaicana Jean “Binta” Breeze. Elena Ledda riceverà il Premio Eje. Nutrita anche la lista dei nomi del jazz internazionale. Giusto per citare qualcuno: il pianista armeno Tigran Hamasyan, il clarinettista di New Orleans Evan Christopher, il vibrafonista Pascal Shumacher, il fisarmonicista Jean Francois Baez, il trio norvegese di Helge Lien e quello cubano Negroni's, formazione latin-jazz tra le più importanti in circolazione. Chi ama il reggae, difficilmente resisterà al richiamo di Alpha Blondy e Denis Bovel (quest'ultimo, allo Zero Club). Stessa cosa, per i patiti della musica anglo-indiana dei Transglobal Underground e Dhol Foundation. E dello swing: per loro, Ray Gelato e Nick The Nightfly.
I SARDI Come ogni anno, un occhio di riguardo verrà riservato al panorama sardo, questa volta con Mauro Palmas, Mario Brai, Alessandro Di Liberto, Bruno Massidda, Paolo Nonnis, l'Orchestra Civica di Cagliari, Giorgio Baggiani e tanti altri. Dalla musica al teatro, con la comicità di Tony Clifton Circus, l'Accademia degli Artefatti, la Compagnia Ricci-Forte, nome cult del teatro-pop.
Carlo Argiolas