Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

In città tra i prezzi alti e i fantasmi di Tuvixeddu

Fonte: La Nuova Sardegna
18 agosto 2008

DOMENICA, 17 AGOSTO 2008

Pagina 1 - Cagliari

Abecedario di metà agosto per sopravvivere tra le buche stradali e i pochi negozi aperti



La crisi annunciata o il desiderio di tranquillità ha spinto molte persone a non partire



Pochi i visitatori dei centri d’arte: a Ferragosto soltanto 282 persone hanno scelto i musei cittadini



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CAGLIARI. Metà agosto a Cagliari. Sulle strade molti turisti, ma nonostante le assicurazioni, i negozi aperti sono pochi, anche al centro. Quest’anno, poi, il numero dei cagliaritani restati in città è superiore rispetto agli anni passati. La crisi annunciata si sente, anche perchè quella strisciante degli anni scorsi non si è mai allontanata. Intanto, però, i prezzi aumentano. Di seguito un piccolo abecedario semiserio per districarsi tra buche, prezzi alti, sole e mare.
Acqua. Fontanelle in città? Manco l’ombra. Da ringraziare che non vi siano state restrizioni idriche. Secondo un’inchiesta del Corriere della Sera, l’acqua cittadina è tra le più sane (al secondo posto), eppure moltissimi cagliaritani bevono solo la minerale. Per i turisti, invece, abituati ad altri (più civili) costumi, non avere il bicchiere l’acqua (gratuito) al bar ogni volta che prendi qualcosa, è una delusione. Tutto torna: l’acqua è buona e non la si beve. E al bar la si fa pagare (la minerale), mentre quella del rubinetto non si tocca, è tabù.
Biciclette. Forse quello estivo è il periodo migliore per usare la bici. Il traffico è minore e non si deve ogni volta ringraziare il santo di turno, se non si viene travolti. Le pistre ciclabili sono infatti il sogno nel cassetto. Peccato che resti chiuso a chiave. Forse il prossimo anno si riuscira ad averne una al Poetto. Ma per raggiungerla dal resto della città? Beh, ci sarà lo slalom creativo, tra le auto naturalmente.
Buche. Dopo la voragine aperta in via Pescaia, dietro piazza D’Armi, è tornato d’attualità il sottosuolo cagliaritano: ricco di grotte, i geologi lo hanno abbondantemente studiato. Ma gli amministratori se ne accorgono solo quando capita il fattaccio, come l’auto caduta nella voragine.
Caro vita. Uno dei misteri della «contemporaneità cagliaritana» sono i prezzi: in città in continuo aumento. Eppure gli acquisti calano. Mistero: aumentano i costi quando non c’è domanda... Che il vizietto del fare cartello, tra le grandi catene commerciali, abbia ripreso nuovo vigore?
Cinema. Per chi non ama le bolge notturne del Poetto, la sera vi sono alcune rassegne cinematografiche all’aperto anche in città (villa Muscas e teatro Alfieri) con film godibili e intelligenti.
Incognite. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Se si volge lo sguardo a quelle politiche ed economico-finanziarie di questo autunno, c’è il rischio di rovinarsi il metà agosto. Meglio un tuffo al mare.
Municipio. In questo periodo l’attività politica è chiusa per ferie. Ma molti giochi «di corridoio», dal palazzo si sono trasferiti altrove. In autunno ne vedremo delle belle.
Musei. A Ferragosto nei centri comunali d’arte e cultura solo 282 visitatori. I luoghi più gettonati sono risultati il castello di San Michele (110 visitatori), la torre dell’Elefante e la galleria dello Sperone (60 biglietti in ciascuno dei due monumenti) ed Exmà (36 ingressi). Scarso l’afflusso all’ex Lazzaretto, dove la mostra collettiva sul riciclo dei materiali «Recupage» ha registrato appena 16 presenze.
Negozi. Chi ha fatto la provvista per metà agosto non ha poi sbagliato ed evitato di rovinarsi lo stomaco mangiando solo gelati, a volte molto buoni (anche se va detto che la serrata degli anni scorsi non c’è stata).
Poetto. L’amore dei cagliaritani per il Poetto mostra come la spiaggia dei centomila sia sempre amata. Ma i problemi restano. A partire dalla spiaggia, diversa da prima, all’acqua del mare, non più cristallina.
Trasporti. I bus cittadini stanno iniziando a funzionare, ma i tempi di percorrenza lasciano a desiderare, soprattutto per chi si reca al Poetto in questi giorni. Tante volte si sono suggerite sinergie tra i bus e i gestori dei servizi balneari, ma le cose facili risultano spesso le più difficili.
Tuvixeddu. I fantasmi della mecropli punico romana di Tuvixeddu avrebbero molto da dire (visto che sono anche tanti) su come si sta gestendo una partita così importante per la città. Gli errori della Regione, fatti in mome delle (giuste) esigenze paesaggistiche sono stati stigmatizzati da tutti (oltre che dal Tar e dal Consiglio di Stato). Che fare, quindi? Forse bisognerà giocare la carta dei pregiati fantasmi. E si dice che già qualcuno stia studiano le sedute spiritiche.
Vagabondare. È quello che fanno molti turisti, ma non solo perchè spesso i cartelli (quando ci sono) non sono esaustivi, bensì perchè girovagare è un esercizio che stimola la curiosità. E anche qualche cagliaritano, ogni tanto, lo pratica: riscoprendo così spazi dimenticati, profumi, colori e storie.
Villanova. Le buche per strada sono all’ordine del giorno, come lamenta il presidente della circoscrizione del centro storico Gianfranco Carboni, che ha chiesto all’amministrazione di chiudere al traffico le zone più a rischio.