Cgil, Cisl e Uil firmano un promemoria per gli amministratori
CAGLIARI. Disoccupazione e cassa integrazione in aumento, decremento della popolazione, sviluppo del porto, Macchiareddu. Sono alcuni dei temi posti dalle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil ai candidati sindaco alle elezioni del 15 e 16 maggio.
Inutile dire che si tratta di temi di strettissima attualità, riassunti minuziosamente in un lungo e dettagliato documento, quello dei sindacati appunto, che parte da una critica all’attuale amministrazione civica.
«Senza voler dare un giudizio assoluto - si legge nella lettera ai candidati - dobbiamo osservare che la concertazione ed il confronto sono stati carenti».
Il documento continua con una proposta in cui si rivendica alla città un ruolo sempre più importante. «E’ decisivo - rilevano Cgil, Cisl e Uil - mettere intorno a un tavolo Cagliari e gli altri comuni, grandi authority e attori economici e sociali, per costruire una città che sia vera capitale non per autorità, ma per forza morale e autorevolezza politica».
Tra i punti caldi del documento anche la questione traffico e mobilità in città e il problema della casa. Valutazione positiva per le cure e l’assistenza domiciliare, mentre preoccupano i dati sulla povertà relativa.
«In provincia si arriva al 25,9% - ricordano i sindacati - mentre a Cagliari il dato si ferma al 21%». Altri temi messi in evidenza da Cgil, Cisl e Uil: integrazione della popolazione universitaria, Teatro lirico, lavori a Villanova, compendi naturalistici.
Insomma, le tre organizzazioni confederali hanno tracciato, nel loro documento, uno scenario che dovrebbe subire una drastica ridisegnazione, così che la città e i suoi satelliti possano riacquistare un ruolo di primo piano nel panorama socio economico isolano. Naturalmente nei punti sollevati da Cgil, Cisl e Uil ce ne sono alcuni che meritano giocoforza priorità.
Uno su tutti, sicuramente, quello della massima vivibilità e della riconquista della città di un ruolo-guida - «Non in termini di mero prestigio politico...» - che le restituisca quella dignità di capoluogo di regione, in termini di forza economica, occupazionale e abitativa.
Una richiesta, quella dei sindacati, con la quale dovranno confrontarsi i candidati in corsa alla conquista dello scranno di primo cittadino. E questi ultimi dovranno tenerla bene a mente nel corso dell’ultima fase della loro campagna elettorale, assumendo quegli impegni che non solo si aspettano le tre organizzazioni confederali ma l’intera città.
Quella Cagliari, per capirsi, che ha ricevuto, in tempi più o meno recenti, numerose promesse puntualmente disattese. Questo spiega perché Cgil, Cisl e Uil hanno elaborato quel documento, lanciando un chiaro messaggio ai candidati in corsa per il municipi: «Vigileremo».