Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ferragosto, finalmente una «città aperta»

Fonte: La Nuova Sardegna
18 agosto 2008

VENERDÌ, 15 AGOSTO 2008

Pagina 2 - Cagliari

di Sabrina Zedda 



Ristoranti e bar a pieno ritmo Il Poetto resta polo di attrazione



Musei e centri comunali aspettano i turisti nel pomeriggio di oggi



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CAGLIARI. Un buon piatto di fregola con arselle non sarà difficile da trovare, ma per lo shopping meglio aspettare la prossima settimana. Per Ferragosto la città chiude a metà: aperti bar e ristoranti, quasi tutti, mentre, complice il sabato in mezzo alla giornata di oggi e domenica, i negozi to faranno “ponte”. Chi resta potrà scegliere se passare il tempo a visitare i monumenti o i centri comunali d’arte, aperti, o se rilassarsi sul lungomare del Poetto.
Bar e ristoranti. Contrariamente a qualche anno fa, quando il 15 agosto tanti esercizi preferivano la vacanza, stavolta bar e ristoranti resteranno per lo più aperti. Lo assicura la Confcommercio: ‹‹Il servizio ai residenti e ai turisti - fa sapere in una nota - sarà garantito sia dalle attività del Poetto, che resteranno aperte nella totalità, sia dagli esercizi del centro››. Su quest’ultimo punto l’Associazione dei commercianti aggiunge: aperti il 60 per cento dei bar e il 70 per cento dei ristoranti. Questo per quanto riguarda Cagliari città e Quartu, mentre nelle zone più turistiche (costa occidentale e orientale) a pieno regime la totalità dei locali. Assicurata anche la spesa con l’apertura di alcuni supermarket al Poetto.
Negozi. Nei giorni a ridosso di Ferragosto, a parte le botteghe di quartiere, i mercati rionali e i centri commerciali resteranno chiusi. Una scelta fatta con uno sguardo attento al calendario: se Ferragosto cade di venerdì e domenica tanto si chiude, perché non fare “ponte”? Ha pensato la stragrande maggioranza dei commercianti del centro storico: ‹‹Ma questa è l’eccezione - assicura Roberto Bolognese, rappresentante del consorzio Centro storico - perché, pur essendo ad agosto stavolta la maggior parte di noi non chiuderà per ferie››. Colpa della crisi economica che costringe i negozianti, aggiunge Bolognese, a ‹‹raschiare il barile, aproffittando del via vai di turisti, che quest’anno è quasi da record››.
Spettacoli. Davvero poca roba in giro: stavolta tutto è lasciato in mano ai privati, e in questo caso gli unici a offrire qualcosa saranno i gestori dei chioschi del Poetto, che come al solito si sbizzariranno in proposte tra le più varie. Dal karaoke ai balli caraibici, sino alle band musicali che proporranno spettacoli dal vivo. Una piccola parte comunque il Comune se l’è voluta ritagliare: ieri a mezzanotte all’Ippodromo ha offerto la magia di uno spettacolo pirotecnico.
Arte e cultura. Apertura serale oggi per i centri comunali d’arte e cultura: apriranno dalle 17 alle 21 il Castello di San Michele, con la mostra “Zoologia fantastica”, dedicata ad animali misteriosi sospesi tra mito e realtà, il Lazzaretto di Sant’Elia, che ospita la mostra collettiva “Recoupage”, l’Exmà con le esposizioni “Meterie e mattoni”, dedicata ai mattoncini della Lego, e “2X1-autunno inverno”, mostra delle opere di Matteo Scano. Sarà aperta dalle 17 alle 20 la Galleria dello Sperone (in via Università), dove sino a domenica sarà possibile visitare la mostra dedicata ad Anna Magnani, mentre la Torre dell’Elefante resterà aperta dalle 15.30 alle 19.30. La Cripta di Santa Restituta rispetterà l’orario consueto, dalle 10 alle 13. Orario continuato, dalle 9 alle 19.30 per la Pinacoteca nazionale e per il Museo Archeologico (tutti nella Cittadella dei musei). Il Museo Cardu (sempre nel complesso di piazza Arsenale) sarà visitabile dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Turisti. Sono numerossissimi, grazie soprattutto all’aumento di voli low cost, eppure la maggior parte non si riverserà in città, resterà nelle zone di villeggiatura. In un momento di crisi come questo, dice il presidente della Camera di commercio, Giancarlo Deidda, ad attrarre i visitatori sono stati soprattutto gli operatori capaci di fidelizzare i clienti, magari facendosi vivi a Natale con un semplice biglietto di auguri. E Cagliari cosa aspetta? Oltre a tenere aperto, è il consiglio di Deidda, i ristoratori potrebbero essere più attrattivi proponendo magari menu turistici. ‹‹Il che non significa scendere verso il basso, ma coccolare i clienti anche se sono di quelli che ordinano solo il primo››.