Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Azzurri attenti, con la Serbia si fa sul serio

Fonte: La Nuova Sardegna
18 agosto 2008

LUNEDÌ, 18 AGOSTO 2008

Pagina 34 - Sport 



Amoroso: «Il nostro rodaggio è ok nonostante gli acciacchi: possiamo farcela»






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CAGLIARI. Per l’Italia di Recalcati un’altra estate di lavoro fatta di ritiri e gare a ripetizione. Obiettivo, riscattare la delusione degli Europei spagnoli con la mancata qualificazione a Pechino e voltare rapidamente pagina puntando decisamente ai prossimi Europei che si disputeranno in Polonia nel 2009. Non è facile mantenere alta la concentrazione quando fuori il solleone ti inviterebbe ad una bella nuotata in spiaggia, ma i giovani azzurri presenti in questi giorni a Cagliari sembrano non farci troppo caso seguendo scrupolosamente le direttive del coach lombardo.
Nessuno si risparmia, ma ogni tanto serve un attimo di pausa per ricaricare velocemente le pile e qui sale in cattedra Valerio Amoroso sempre pronto a strappare un sorriso ai propri compagni e al pubblico presente nelle tribune. «Appena arrivati in città abbiamo trovato una splendida accoglienza - conferma l’ala campana, in forza alla Premiata Montegranaro -. Cagliari è davvero un bel posto, si sta veramente bene e ci si allena in totale serenità».
- Questa nazionale è completamente diversa da quella che ha deluso le aspettative lo scorso anno.
«Si, ci sono molti volti nuovi, anche se io non sono l’ultimo arrivato, ho sempre cercato di ritagliarmi il mio posto in maglia azzurra. Da parte mia non sento la mancanza di nessuno, sono concentrato sul lavoro che stiamo facendo e poi come ha detto più volte il coach è arrivato il momento di mettere da parte gli assenti e concentrasi in vista delle partite ufficiali».
- A Bormio avete vinto il Torneo Diego Gianatti, ora avete fatto il bis con la seconda edizione del Sardegna a canestro, ma la vostra attenzione è già rivolta alla gara di mercoledì agosto contro la Serbia.
«Sì, essendo una squadra nuova abbiamo poca esperienza e quindi abbiamo cercato di sfruttare al meglio le gare del torneo. Già siamo cresciuti contro Israele e Francia ora dobbiamo proseguire il rodaggio e credo che qualcosa di buono si sia già visto in queste tre gare».
- Siete arrivati in Sardegna un po’ incerottati.
«Non siamo messi troppo bene dal punto di vista fisico, ma stiamo tutti stringendo i denti per cercare di recuperare. A questo punto è importante poter contare sull’apporto di tutti, solo così potremo affrontare nel migliore dei modi la temibile Serbia».
- Nella sua carriera ha mai avuto esperienze con squadre isolane?
«No, anche se mio fratello qualche anno fa ha giocato ad Oristano».
- Qui c’è tanta passione, la Russo Cagliari è stata ripescata in B1, ma c’è ancora tanto da fare.
«Non lo sapevo, ma in questi giorni mi sono reso conto della passione che la gente nutre per questo sport, con tanti ragazzini con il pallone in mano, è da loro che bisogna partire se si vuole crescere».
Maria Grazia Pais