Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dal Cum barocco alla seducente polifonia del coro di Manila

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2008

Concordia Vocis 


Tessono una polifonia millimetrata, mescolando sacro e profano, canti tradizionali e seduzioni pop, rimandi sudamericani e canzone d'annata, con timbri diversificati e attacchi che non lasciano nulla al caso. Il coro universitario di Manila (The University Of The East Chorale), diretto da Anna Tabita Abeleda-Piquero inaugura a Cagliari la diciassettesima edizione della rassegna Concordia Vocis con un pieno di applausi ed entusiasmo che da subito contagia il pubblico del teatro Civico di Castello. Una serata all'insegna del bel canto, aperta dal gruppo da camera del C.U.M. che traghetta gli spettatori in un repertorio fatto di composizioni barocche e temi moderni, spaziando da Scarlatti a Poulenc, da Sentinelli a Whitacre. Concluso il set, la scena è tutta per le ventitré giovani voci che formano il coro filippino. Voci che, tra virtuosismo e passione, si muovono sicure, incrociando ora canti etnici del sud-est asiatico ora colori pop e rock che via via abbracciano Beatles, Platters, fino all'approdo di We will rock you dei Queen. Dopo la tappa di ieri a Settimo San Pietro nell'Arca del Tempo, ultimo appuntamento di una tournée che ha portato il coro anche a Tortolì e Porto Torres, il festival guidato dai maestri Gianluca Belfiori Doro e Dino Stella, proseguirà martedì 26 con l'ensemble cagliaritano Echos, artefice di un programma che abbraccerà musica contemporanea, incursioni bachiane, con la trascrizione dell'Aria sulla quarta corda, pagine brasiliane, flirt argentini (il piazzollano Libertango ), amori per la canzone italiana: sfoceranno nella rilettura di celebri hit come Creuza de ma di De André e Vacanze romane dei Matia Bazar.
CARLO ARGIOLAS

15/08/2008