Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Efisio, la Sardegna in vetrina nel mondo

Fonte: La Nuova Sardegna
23 aprile 2008

MARIO GIRAU

CAGLIARI.Forse aveva ragione il conte Alberto Ferrero de La Marmora quando scriveva, nel 1860, che Cagliari il giorno di sant’Efisio diventa una “città eterna”. Dove sono possibili anche i miracoli. Anche quelli di tipo istituzionale. Regione, Provincia, Comune tutt’ insieme lavorano allo stesso obiettivo: adempiere al voto fatto 352 anni fa e lanciare nel mondo la più grande vetrina dell’arte, della cultura, delle tradizioni e del folclore isolano. La “settimana efisiana” è stata presentata ieri dal sindaco, con l’Assessore regionale al Turismo Marisa Depau, il Presidente della Provincia, Graziano Milia, e il presidente dell’arciconfraternita del “Gonfalone”, Andrea Loi.Il sindaco Emilio Floris detta la regola generale.«Il 1º maggio il popolo sardo partecipa a una processione religiosa. E’ il fatto fondamentale di una giornata ogni anno irripetibile. Tutto il resto è folclore. E’ bene - dice il sindaco - che lo ricordino i 2311 sfilanti a piedi, i trecento delle traccas, i 303 cavalieri. Stile e compostezza saranno il criterio per invitare i gruppi anche il prossimo anno». La città ha il suo uomo in prima linea, nel cuore della processione, l’Alternos, quest’anno il consigliere Lino Bistrussu. L’appuntamento di calendimaggio è sempre un mix di emozioni, appuntamenti, problemi organizzativi, marketing, comunicazione, che trova il punto di equilibrio al momento del passaggio del santo quando l’anima religiosa e l’anima pragmatica si conciliano in un originale sentimento di appartenenza. «Sant’Efisio è un evento nel quale tutti i sardi possono riconoscersi», spiega Graziano Milia, garante della dimensione extracomunale della sagra. E’ il terzo anno che Comune, Regione e Provincia fanno sistema per lanciare nel mondo l’immagine della Sardegna. «La Regione - aggiunge l’assessore regionale Marisa Depau - finanzia la sagra attraverso la legge numero sette, perché questo evento cagliaritano e sardo dia visibilità internazionale alla nostra isola. L’anno scorso uno dei principali veicoli pubblicitari fu la televisione russa che proiettò in quel vasto continente i mille aspetti della nostra cultura; quest’anno saranno tra noi 34 giornalisti e tour operator americani». Registreranno un mare di cultura sarda, per la quale si sono spesi 660 mila euro. Nell’impianto sinergico della manifestazione del primo maggio e degli eventi collaterali, un posto di riguardo se lo ritaglia l’arciconfraternita del Gonfalone. Le spetta di diritto: se in maggio in molti paesi del mondo si guarda con interesse alla Sardegna, il merito è soprattutto di sant’Efisio. Per rinvigorire la venerazione i confratelli hanno potenziato l’impianto elettrico della cripta, che sarà inaugurato il 29 aprile. Per chi vorrà sapere di più sulla storia del santo e le tradizioni da lui ispirate sono pronti gli atti del convegno realizzato due anni fa. «Il restauro del salone dell’arciconfraternita consentirà di farne una biblioteca aperta al pubblico, stampacino prima di tutto», aggiunge il presidente Loi, particolarmente contento quando il sindaco Floris gli comunica che il ricavato della vendita dei biglietti per un posto in tribuna finirà nelle casse dell’arciconfraternita. Lunedì un nuovo evento: l’inaugurazione del sottopiano rimesso a nuovo del palazzo civico di via Roma. «Un piccolo gioiello dovuto - ha detto l’assessore Giorgio Pellegrini - alla cura dei progettisti e realizzatori del municipio, Crescentino Caselli e Annibale Rigotti». Per oltre 40 anni in quei locali, che dal 30 aprile ospiteranno la mostra “martiri gloriosu”, ha funzionato l’Associazione “Amici del Libro”. Il 25 aprile, la consegna della bandiera al nuovo terzo guardiano, Efisio Corona, sarà il segno che Sant’Efisio è pronto per il 352º viaggio a Nora.