LA POLEMICA. L'accusa: «Viene distribuita assieme a volantini elettorali?
Un video e alcune foto testimoniano che qualcosa non ha funzionato. La rivista “Separa news”, stampata e distribuita dal Comune, consegnata assieme a un volantino elettorale per “Fantola sindaco”. Se fosse vero (come denunciano il leader del centrosinistra Massimo Zedda e il gruppo consiliare del Pd), una evidente commistione tra un'attività istituzionale e una legata alla campagna di un candidato.
L'ACCUSA A dar fuoco alle polveri è un comunicato di Massimo Zedda: «In queste ore, nella zona di San Benedetto, è in distribuzione il mensile “Separa news”, pubblicazione del Comune, che tiene aggiornati i cagliaritani sulla raccolta differenziata in città. Qual è il problema? Insieme alla pubblicazione del Comune viene distribuito il volantino elettorale del candidato Fantola e la pubblicazione sulla differenziata che porta sopra il logo del Comune». Una denuncia circostanziata, che origina alcuni interrogativi: «Chi paga la campagna elettorale del centrodestra? È il candidato che paga la distribuzione per il Comune o l'ente pubblico - con i soldi dei cagliaritani - ha parte attiva nella campagna elettorale del candidato del centrodestra? Il primo caso sarebbe grave, il secondo costituirebbe un reato».
LA DIFESA L'assessore Giagoni, tirato in ballo in un passaggio del comunicato di Zedda, replica a stretto giro di posta: «Le bugie e le falsità hanno le gambe corte. Il candidato del centrosinistra, prima di fare certe insinuazioni, dovrebbe informarsi meglio, se non altro in qualità di consigliere comunale che ha più facilità rispetto ad altri cittadini di reperire informazioni sull'attività dell'amministrazione: a vincere la gara d'appalto per la stampa e la distribuzione del giornale “Separa news” è stata l'azienda Dge System di Terni. I Riformatori, invece, hanno affidato a “Le Group srl”, dunque un'altra società, l'incarico di distribuire l'opuscolo. Un incarico retribuito, con regolare fattura. Quindi non c'è né coincidenza né stranezza. Quanto al video, non dimostra assolutamente nulla e non potrebbe essere diversamente, se non che nelle cassette delle lettere dell'androne di un palazzo ci sono entrambe le pubblicazioni, insieme ad altre pubblicità».
L'INTERROGAZIONE Sulla vicenda hanno presentato un'interrogazione anche quattro consiglieri del Pd. Difficilmente il sindaco la leggerà, visto che l'assemblea civica non potrà più riunirsi fino alle elezioni. Per ora, interpellato, Floris risponde laconico: «Di questa vicenda non so nulla».
ANTHONY MURONI