Dall’osservatorio dei B&B cittadini le piccole carenze di una bella città
Oltre cento le case che accolgono turisti Trasporti e apertura dei locali i nodi rilevati dagli ospiti
CAGLIARI. Cagliari è bella, pochi sforzi in più e sarebbe un naturale collettore di turismo. Un turismo veloce, al massimo settimanale, deciso a non fermarsi nella sola città. Ma un turismo costante nei flussi e affezionato al punto da tornare anche un’altra volta, lontano dalla calca estiva per godersi il mare d’inverno e non solo. Tutto questo già succede nel giro dei Bed&Breakfast cagliaritani che sono più di cento e, miracolo, in larga parte si sono messi in rete per crescere e migliorare.
Il B&B è un piccolo osservatorio qualificato della domanda e dell’offerta turistica. Una breve ricognizione conferma alcuni difetti noti e mette in luce altre urgenze che, risolte, non favorirebbero solo un settore ma migliorerebbero la qualità della vita della città intera. Perché il segreto del turismo è forse una verità semplice: quel che fa star bene i cittadini attirerà anche i turisti. Dunque, in via Rockfeller dove Roberta Di Bella gestisce un B&B nella sua casa d’infanzia, si notano già due punti deboli della proposta turistica: locali non sempre aperti, pullman che finiscono il servizio tra le 23 e le 24, anche d’estate. «La domenica - spiega Roberta Di Bella - c’è grande difficoltà per trovare locali aperti. Soprattutto d’estate i ristoratori pensano che siccome fa caldo i turisti vanno al mare e invece non è sempre vero, per i 2 giorni in media che devono trattenersi in città, la vogliono visitare. Domenica scorsa in via Roma aperti c’erano solo Rinascente e un negozio di souvenir». Poi, i trasporti: «Finiscono alle 23, i turisti senza mezzo proprio non hanno scelta: il taxi o a piedi. Da Marina Piccola, d’estate, come si torna? Se Cagliari vuole essere turistica un modo per spostarsi lo deve offrire». I clienti sono soprattutto congressisti (c’è la Fiera), docenti universitari, funzionari ministeriali, sardi che abitano in altre parti dell’isola, proprietari di barca che vengono per il fine settimana magari in coincidenza con le regate. In genere la città non riceve particolari critiche: la trovano pulita, i quartieri storici in ordine. Silvana Cao ha il suo B&B citato nella guida Michelin nel cuore di Villanova: «Spesso i turisti ritornano, per il mare. Per vedere la città no, stanno uno, due giorni e poi vanno altrove. Io incentivo la presenza qui con la possibilità di praticare il golf e poi giri turistici. Qui il turista ancora non percepisce la possibilità di soggiornare in città e muoversi ogni giorno per visitare una località. Stanno due giorni qui, poi si trasferiscono per due giorni a Villasimius, il trasferimento si fa in auto, i pullman sono praticamente sconosciuti». In dieci anni il turismo è cambiato: «Io ho quest’attività da undici anni, quando i tedeschi venivano per una settimana. Da sette anni a questa parte il turismo è solo itinerante, Cagliari è vista non come una città di mare, ma una città da visitare. Fatta la visita, si va altrove. Invece da Cagliari nel raggio di 100 chilometri si possono fare escursioni senza valigie, ma è una cosa che constato io, è una possibilità che non si conosce e quando i turisti arrivano si sono già organizzati. Diverso invece è nel Nuorese dove soprattutto i tedeschi scelgono una località, si fermano una settimana e fanno varie gite in montagna. Un’altra caratteristica di Cagliari è che da circa 4 anni vengono molti giovani in agosto in vacanza per stare al mare e che viene apprezzata la vivacità della vita notturna». Gege Ciani ha il suo B&B in via dei Tritoni al Quartiere del Sole: un attimo andare al mare, un problema raggiungere il centro. «In estate dopo le 23 non ci sono mezzi - spiega - invece bisognerebbe organizzarli perché quando c’è la bella stagione sono tutti in giro. Per il resto della città i clienti sono soddisfatti, io d’inverno ho molti rappresentati, d’estate anche stranieri. Se pecca devo trovare direi che ci vorrebbe una migliore rete di trasporti per raggiungere località tipo Villasimius. Un problema è il raddoppio delle tariffe dei traghetti: tanti vengono con l’auto e tanti forse non verranno». (a.s.)
LA RETE
Qualche idea per attirare i turisti
CAGLIARI. Molti B&B cagliaritani sono organizzati in rete. Per entrare in domuskaralitanae c’è anche una piccola selezione: un comune standard di pulizia e comfort. Gege Ciani spiega che i B&B andrebbero finalmente classificati, come succede per i B&B di altre regioni. «I prezzi possono essere uguali, ma uguali non sono i servizi, con la classificazione - continua - il cliente si orienta con più sicurezza». Rita Tidu è la presidente di domuskaralitanae: «Gli ospiti sono soddisfatti della città - commenta - noi operatori un po’ meno. Servirebbe maggiore promozione, ci vuole una rete ricettiva non soltanto dei B&B per proporre alla clientela pacchetti interessanti. In momenti di crisi come questo servono per far venire la gente qui. La crisi è forte: tre anni fa lavoravamo anche d’inverno, coi turisti e le persone che venivano per lavoro, adesso non più perché le aziende risparmiano. E poi sentiamo gli effetti delle diminuzione dei low cost che prima c’erano anche in novembre e a marzo erano già ricominciati. D’inverno avevamo tanti clienti dai paesi freddi, a marzo si prenotava già la settimana per agosto. Nel 2010 le prenotazioni di agosto le hanno fatte in agosto, per due, massimo tre giorni». (a.s.)