Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Legambiente: «Quella variante avvicina il cemento alle tombe»

Fonte: La Nuova Sardegna
5 aprile 2011

Ecologisti sul piede di guerra dopo il voto del Comune






CAGLIARI. «Il cemento si avvicina anzichè allontanarsi dall’area archeologica di Tuvixeddu in seguito alla delibera approvata dalla giunta comunale di Cagliari lo scorso 18 marzo»: questa la denuncia di Legambiente, che lancia l’allarme per un «atto che prevede lo spostamento di trentamila metri cubi di volumetrie delle costruzioni di Coimpresa». «Quella approvata ci sembra una delibera peggiorativa e non migliorativa» ha spiegato Vincenzo Tiana, presidente regionale dell’associazione ambientalista, durante una conferenza stampa convocata accanto alla necropoli punica. «La variante - avverte il responsabile regionale di Legambiente - non risponde ai dettami della recente sentenza del Consiglio di Stato, che prevedeva l’inserimento di Tuvixeddu nel Ppr, Comune e Regione avrebbero dovuto prima procedere alla perimetrazione dell’aerea di tutela integrale e di quella a tutela condizionata. Questo - ha aggiunto Tiana - non ci risulta sia stato fatto».
La delibera definisce «non sostanziali» le modifiche al progetto della società di Gualtiero Cualbu. «A noi sembra - va all’attacco Tiana - che lo spostamento di trentamila metri cubi così a ridosso dell’area archeologica e in una zona destinata a servizi leggeri lo sia eccome. Inoltre - conclude il presidente di Legambiente - questa variante ci ha ricordato molto il progetto del 1991, dove le costruzioni andavano ad addensarsi proprio all’ingresso del parco».
Peraltro l’efficacia della delibera comunale, malgrado il voto dell’aula, è nulla: mancano i pareri di Regione e ministero, l’area è vincolata per cinquanta ettari in base al Ppr, come ha di recente stabilito il Consiglio di Stato che ha confermato la validità della tutela imposta dall’amministrazione Soru in base ai criteri stabiliti dalla commissione provinciale del paesaggio nel 1999.