Cagliari superata da Sassari se perdesse l'ex frazione
Se la Municipalità di Pirri diventasse un Comune autonomo, così come chiede il comitato degli indipendentisti, Cagliari perderebbe il primato di città più popolosa della Sardegna. Rinunciando ai 28.751 cittadini pirresi, infatti, il capoluogo passerebbe da 157.297 abitanti a 128.546, cedendo il passo a Sassari con i 130.306 residenti certificati dall'Istat nel 2009. È quanto basta per ipotizzare che qualunque amministrazione sarà chiamata a governare la città alle elezioni del 15 maggio si opporrà fermamente alla perdita di un quartiere così popoloso e, di conseguenza, anche redditizio dal punto di vista della contribuzione.
LO SCENARIO È anche vero che Pirri, in continua espansione, diventerebbe il nono centro in Sardegna per popolazione dopo Sassari (130.306 abitanti), Cagliari (128.546 al netto di quelli di Pirri), Quartu Sant'Elena (71.253), Olbia (53.702), Alghero (40.887), Nuoro (36.443), Oristano (32.378) e Carbonia (29.971). Ma questo, secondo il sindaco Emilio Floris, non basterebbe a garantirle piena autonomia amministrativa.
IL SINDACO «Allo stato attuale, uno smembramento non produrrebbe effetti positivi né per Cagliari, né per Pirri», premette Floris che ha sempre sostenuto l'idea di un decentramento partecipato come la Municipalità. «Basti pensare che, se fosse stata autonoma, Pirri non avrebbe avuto le risorse per sostenere un piano come quello per il risanamento di Barracca Manna». Non solo. «Solo con numeri importanti è possibile competere, ottenere risorse e attenzione politica da parte di interlocutori come la Regione e lo Stato, mentre se Cagliari diventasse più piccola perderebbe queste prerogative». Sull'ipotesi di secessione, il sindaco non usa mezzi termini: «Troverebbero soddisfazione solo gli interessi personali e politici di poche persone, ma per Pirri e per la città intera non ci sarebbe alcun vantaggio». E per il futuro: «Il prossimo sindaco potrà avere una maggiore attenzione verso Pirri, in quanto sarà l'unica circoscrizione rimasta, ad esempio utilizzando il personale che era dislocato nelle altre. E ci sono i presupposti anche per un rapporto nuovo e diverso di Pirri nei confronti del Comune».
IL FUTURO Secondo Roberto Cirina, vice presidente della Municipalità, pirrese purosangue, «dopo che il Consiglio regionale ha salvato la Municipalità di Pirri, dovremo essere bravi e diligenti ed esigere da Cagliari l'applicazione integrale dello Statuto comunale, ottenendo le deleghe su settori importanti come servizi sociali, verde pubblico, sport e urbanistica». Sono tante le priorità per Pirri indicate dal consigliere: «Il completamento del quarto e quinto lotto di risanamento di Barracca Manna, la realizzazione di un campo sportivo polivalente e di un centro per gli anziani, la cui sede potrebbe essere lo stabile degli ex combattenti, ma anche ridefinire la viabilità di due importanti strade come via Toti e via Risorgimento».
NICOLA PERROTTI