Seduta comunale, ultimo giorno: manca il numero legale
CAGLIARI. Come l’ultimo giorno di scuola, ma con minore felicità, anche per il flop finale (della maggioranza). Giovedì si è chiusa l’attività ordinaria dell’assemblea municipale con la mancanza del numero legale. L’opposizione è uscita dall’aula per protestare contro la delibera che passa alcuni spazi-servitù pubblici, come il ballatoio del palazzo della Cariplo di viale Bonaria, ai privati. Si tratta di spazi (detti appunto “servitù”) in cui è libero il passaggio per i cittadini ma che, ha affermato Ninni Depau (capo gruppo del Pd), «col passaggio ai privati si inserisce un elmento di ambiguità. Infatti la fretta legata all’approvazione di questa delibera, nasconde il fatto che molti degli interesati pensano probabilmente di utilizzare il “piano casa” per ampliare le proprie cubature. Ed è per questo che abbiamo fatto opposizione e anche abbandonato l’aula, ma pure nella maggioranza di centrodestra in molti non erano d’accordo».
Corsa col tempo quindi per una serie di pratiche urbanistiche, ma l’ultima è andata male per la mancanza del numero legale. L’altro ieri è stato poi approvato il piano delle aree per l’ambulantato. Anche in questo caso con diverse polemiche da parte dell’opposizione che ha lamentato «un dibattito trettoloso e inadeguato per un problema così importante. Con quali criteri sono state scelte delle aree e con quali ne sono stati scartati altri? E qual è il progetto complessivo del commercio e della città che che sottende a questa decisione?».
Martedì scorso l’assemblea ha approvato anche il regolamento sull’alienazione dei beni immobili del Comune. Una delibera votata da tutti (era stata richiesta dalla minoranza) perchè importante per «gestire il patrimonio senza sprechi e che canalizza gli immobili non più utilizzati nella destinazione d’uso iniziale, all’assessorato al Patrimonio». Inoltre sono state poste delle regole per cui un immobile disponibile, se lo si vuole cedere al di fuori dei prezzi di mercato, lo si può fare solo con motivazioni precise. «Insomma tutto va regolato con pezze giustificative per ogni decisione».
L’assemblea municipale ha terminato il suo lavoro l’altro ieri in quanto, come prassi, le sedute finiscono quindici giorni prima della presentazione delle liste (fissata per metà aprile). Ma vi sarà certamente una seduta straordinaria (unica possibilità per riunire ancora l’assemblea municipale): per l’approvazione del bilancio. Altro argomento, questo, che ha sollevato le critiche dell’opposizione in quanto il non aver approvato il documento contabile entro la fine del 2010 ha fatto sì che, sino a oggi, ogni voce possa essere utilizzata in dodicesimo. «E questo ha creato molti problemi a tutti, non ultimo ai fornitori». (r.p.)