Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Sì agli spettacoli,il legno via in autunno»

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2011

POLITICA.

La proposta di Massimo Fantola

 L'Anfiteatro è una quinta ideale, impagabile, magica. Nata per gli spettacoli e capace di regalare emozioni uniche. Su questo concordano sia Massimo Fantola che Massimo Zedda, i due front-runner di centrodestra e centrosinistra, che a maggio si contenderanno (con l'aggiunta di almeno altri cinque concorrenti) la guida del Comune. E che saranno, giocoforza, chiamati a confrontarsi con la questione legata allo smantellamento delle tribune in legno e degli spettacoli estivi. Se il punto di partenza è comune a divergere è la ricetta che i due propongono per uscire dallo stallo.
FANTOLA Il leader dei Riformatori ha detto di riconoscersi nel discorso, legato al buon senso, che alcuni esponenti di primo piano del centrodestra (i parlamentari Delogu e Pili, il sindaco Floris) hanno espresso in questi giorni: «Il fatto che la struttura in legno non possa essere rimossa entro l'estate 2011 è ormai assodato - fa notare il candidato del centrodestra - e allora che senso ha pensare di tenere chiuso l'Anfiteatro, facendo perdere a Cagliari la stagione dei grandi eventi?». Il ragionamento tiene conto anche delle osservazioni che, da anni, vengono portate avanti dalla Soprintendenza: «Sono sul fatto che l'attuale struttura debba essere rimossa - precisa Fantola - e dico anche che occorre trovare una soluzione che garantisca sia la fruibilità del sito archeologico che la location da destinare agli spettacoli. Personalmente sono favorevole a riprendere in considerazione il progetto che, lo scorso anno, è stato presentato dalla Fondazione del Teatro Lirico».
ZEDDA Il candidato del centrosinistra si schiera totalmente dalla parte del sovrintendente Minoja, ribadendo che occorre immediatamente rispettare le prescrizioni, riportando alla luce l'Intera area archeologica: «Anche se ho sempre detto che l'Anfiteatro deve continuare a ospitare gli spettacoli - precisa - basterebbe, dopo aver smontato l'attuale legnaia, spostare palcoscenico e tribune più avanti, lasciando le rovine della struttura sullo sfondo. Perderemmo certamente in capienza ma ci guadagneremmo in fruibilità del sito». ( a. mur. )