LIBRI E SPORT
CAGLIARI. «So di non essere considerato un uomo di cultura ma a me piace Ken Follet». Massimo Fantola rivela la sua passione per l’autore di «I pilastri della terra», «Mondo senza fine», «Il volo del calabrone», come se confidasse una debolezza e al tempo stesso con il sapore di una liberazione dall’«intellettualmente corretto» che vorrebbe autori più difficili e complessi, molto spesso citati, quasi mai letti. A parziale correzione, aggiunge un particolare interesse per l’imbalsamatore detective Efisio Marini, detto anche “il pietrificatore”: «Tra gli autori sardi contemporanei apprezzo molto Giorgio Todde».
Le passioni private del candidato sindaco sono la lettura, la musica e lo sport. Invertendo l’ordine dei gusti letterari, dice con una certa ritrosia: «Ascolto tutta la musica, anche se prediligo quella sinfonica. Comunque, lo dico: “amo Mina”».
Lo sport per Massimo Fantola si chiama tennis: «Lo sanno tutti, la mia passione è la racchetta, in subordine il calcetto. Tra le squadre di calcio, tifo il Cagliari e vorrei che i rossoblù restassero a giocare al Sant’Elia, se così non sarà, lo stadio dovrà, in ogni caso, essere ristrutturato e dovranno essere recuperati i volumi, per i grandi eventi e per potere praticare lo sport ogni giorno. Non ho mai capito perché si debba correre fuori dal Sant’Elia e non dentro».(f.t.)