Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pierino, il lupo e Marco Carta

Fonte: L'Unione Sarda
28 marzo 2011

Presentato l'undicesimo Festival di Sant'Efisio

Il cantante sarà il narratore al Lirico
nella favola per orchestra di Prokofiev
Marco Carta. La voce recitante di Pierino e il lupo , il 14 e il 15 aprile al Lirico di Cagliari, sarà la sua. Dopo Johnny Dorelli, David Riondino, Massimiliano Medda, sarà il cantante cagliaritano vincitore di “Amici” e di un Festival di Sanremo il narratore della favola in musica che Sergej Prokofiev compose nel 1936 e che finora ha visto in scena Eduardo e Dario Fo, Paolo Poli, Roberto Benigni, Lucio Dalla, per citarne alcuni.
Un'opera ardua, per un'operazione a dir poco ardita, che sta scatenando su Internet polemiche pari almeno ai consensi (e una fan ha già prenotato 40 posti in platea). Con buona pace di chi vorrebbe parlare degli altri protagonisti, la notizia rappresenta il piatto forte dell'XI edizione del Festival di Sant'Efisio. Il sovrintendente Gennaro Di Benedetto, nella conferenza di presentazione, ha spiegato che l'operazione nasce dal desiderio di avvicinare al teatro giovani che altrimenti non ci andrebbero.
Il festival dicevamo. Non sarà un'opera ad aprirlo (e a inaugurare la stagione), ma un concerto. Di lirica si parlerà a giugno, col nuovo direttore artistico, non ancora nominato. Il sovrintendente ha annunciato che il cartellone prevederà «più che un omaggio» a Nino Rota, nel centenario della nascita. Un'opera? Sarebbe una bella occasione per il pubblico cagliaritano.
Quattro i concerti- sinfonico corali e due i sinfonici: protagonisti assoluti, l'orchestra e il coro diretto da Fulvio Fogliazza. «Intendiamo valorizzare le masse artistiche per far comprendere a tutti le loro capacità». Tanti i temi: «Luce, buio, vita, morte, interrogativi e riflessioni, tanta buona musica e artisti eccellenti». Si comincia il primo aprile, replica il 2, con Salvatore Percacciolo che torna, dopo il successo delle serate per il 150esimo dell'Unità d'Italia, con un programma dedicato a Mozart e Ciaikovskij. Si prosegue il 7-9 con un altro giovane direttore, Andrea Crastolla. L'8 aprile per la prima volta al Lirico il Gomalan Brass Quintet, ensemble di ottoni eclettico e dinamico, osannato da Zubin Mehta, che proporrà brani dal Rinascimento al melodramma e alla musica contemporanea. Quindi il binomio Prokofiev-Marco Carta, con Alessandro Cadario a dirigere orchestra e coro anche nelle danze polovesiane di Borodin e nella Suite dello Schiaccianoci di Ciaikovskij. Il 5-6 maggio sale sul podio Donato Renzetti. Il 7 un'unica serata per il recital del pianista polacco Piotr Anderszewski che affronterà pagine di Bach e Schumann. Ancora musica di alto livello con La pendola di Haydn e la Pastorale di Beethoven, scelte da Jonathan Webb per il concerto del 13-14 maggio.
Filippo Maria Bressan dirigerà orchestra e coro in quattro concerti: il 22-23 aprile nella Creazione di Haydn, il 28-30 in musiche di Haydn e Brahms. Il 20-21 maggio la sinfonia Funebre di Haydn, l'Eroica di Beethoven e Il canto del destino di Brahms. Il 27-28 maggio il Requiem tedesco.
Temi importanti, su cui meditare in un momento non facile per il teatro, che registra 25 milioni di debito ma accoglie con sollievo la notizia da Roma dell'arrivo di due milioni e 600 mila euro grazie al reintegro del Fus. «Non bastano, ma sono una boccata d'ossigeno», ha detto Di Benedetto, confortato dal neo direttore anmministrativo Pietro Oggianu. «Sto cercando soluzioni. Agli artisti abbiamo chiesto di abbassare i cachet. Cagliari è un teatro di eccellenza e riponiamo massima fiducia nel Parco della Musica». Quanto ai giovani, potranno assistere la mattina alle prove d'orchestra di tutti i concerti (Carta compreso), pagando un euro.
M.P.M.

 

INTERNET. Lo sdegno di Gianluca Floris
Da “Amici” al Teatro:
nella rete esplodono
consensi e polemiche
Esplode la polemica su Internet, alimentata da interventi molto critici e dalle difese dei fan, dopo la notizia che Marco Carta sarà la voce narrante di “Pierino e il lupo” al Lirico. A dar fuoco alle polveri è stato ieri il tenore cagliaritano Gianluca Floris, di recente indicato come uno dei possibili direttori artistici del Teatro: «Leggo con sgomento - ha scritto sul social forum Facebook - l'improvvida decisione del sovrintendente Di Benedetto di affidare a Marco Carta la lettura di “Pierino e il Lupo”. Mi dico scandalizzato per l'idea che non credo faccia bene al nostro teatro. Non credo che inseguire i miti televisivi sia la direzione verso la quale il Teatro deve andare per recuperare credibilità e pubblico affezionato».
Rilanciato su molti portali, tra cui quello della cagliaritana RadioPress, lo sfogo del tenore ha dato vita a una pioggia di polemiche. «Da non credere - scrive Marcella Farci - Ma sì, chiamiamo la De Filippi a dirigere l'orchestra». E via interventi analoghi: «Oh Mamma», «A quando Emma in Traviata?», «Marco Carta al Lirico? Quasi-quasi mollo il conservatorio e inizio a fare casting per Amici e X-Factor». Oppure c'è chi la butta sullo scherzo, come Michele Fioraso: «Lunedì - scrive su Facebook - presentano Valerio Scanu che canta Don Carlos», o ancora: «Magari ci pensasse il lupo». Ma c'è anche chi difende la scelta: «Magari ha studiato ed è all'altezza», dice Barbara Nervi, «forse riesce ad avvicinare tanti suoi fan a nuove forme d'arte», così come Roberto Piras: «Perché, mi chiedo, Roberto Benigni e Massimiliano Medda sono voci narranti accettabili e Marco Carta no?», a cui si aggiunge Max Fresi: «Il Lirico è un'azienda coi bilanci in rosso quindi se c'è un modo per recuperare denaro, ben venga».
Polemica che, rapidamente, si è diffusa anche in vari blog della rete. In quello del giornalista cagliaritano Vito Biolchini, ad esempio, i supporter del cantante si sono scatenati a difesa di Carta. «Capisco che al Lirico ci vadano persone per la maggiore con la puzza sotto il naso», protesta un utente che si firma Alekkos, «ma con il grande Marco Carta chissà, magari si aprono le porte anche al popolo (col gioco di parole sul Pop della musica, ndr)». E in un altro intervento: «Verrò dall'estero ed entrerò per la prima volta al teatro lirico di Cagliari. Potenza di Marco Carta! Basta con questo snobismo». Infine c'è chi si interroga: «Amo l'arte in ogni sua espressione e tutto ciò grazie al fatto che sono stata educata alla cultura», scrive Rita, «È nobile l'intento di avvicinare i giovani alla musica classica, ma non è questa la strada da seguire…».
FRANCESCO PINNA