Centro sportivo d’eccellenza ma rapporti col Comune pessimi
CAGLIARI. Un centro sportivo d’eccellenza: campo in sintetico di ultima genarazione, club house, bar e ristorante, sale riunioni, spogliatoi, palestra e lavanderia. Tutti con gedte di Sant’Elia al lavoro. Bello ma un paio di anni fa rischiava di andare tutto a monte a causa dei rapporti precari con il Comune di Cagliari. Problemi di concessioni e manutenzioni, così il presidente Franco Cardia (costruttore e proprietario di un’azienda del settore) aveva minmacciato di portare la squadra lontano da Sant’Elia. Ci su un braccio di ferro con l’assessore allo sport Nanni Floris e a fianco della società di Sant’Elia si schierarono i consiglieri Franco Masia ed Ettore Businco: «Non si si tratta così un benefattore, in tanti vogliono giocare a Sant’Elia perchè c’è una società modello con strutture all’avanguardia. Si vuole lasciarlo fuggire?». Benefattore o no, Cardia non è fuggito ma i rapporti con il Comune non sono buoni. Contributi pochi, bastoni tra le ruote tanti. Ci sono idee sul tappeto (la creazione di una foresteria con 15 bungalow, un mini centro convegni, una zona vip nella club house) ma il sogno è un altro: un buen retiro per le squadre che arriveranno a Cagliari per giocare con i rossoblù. Sant’Elia non ha fretta e queste idee finiranno sul tavolo del futuro sindaco.(ad)