Ex consigliere comunale, era presidente dell'Ente foreste
Se nel 2011 per conoscere una persona basta sbirciare nel suo profilo di Facebook , quello di Salvatore Farina - per tutti “Bobo” - rende bene l'idea. Nelle decine di messaggi lasciati sulla sua bacheca, come una sfilza di necrologi ai tempi dei social network, le parole dominanti sono nell'ordine: «allegria»; «risate»; «compagnia»; «generosità»; «entusiasmo».
Nato a Orosei nel 1955, da novembre 2009 era il presidente dell'Ente foreste della Sardegna, dopo una breve parentesi in Consiglio comunale a Cagliari e una lunga, lunghissima militanza politica. Sardista fino al midollo, ha fatto parte di Udeur e Uds prima di tornare alla casa madre. Farina è morto d'infarto nella notte tre giovedì e venerdì e in molti, quando hanno saputo cosa era successo, hanno pensato a «uno scherzo», come scrivono molti amici sul suo sito internet personale.
SIGARO E BUON UMORE Innamorato della famiglia e della politica, guascone quanto basta, non dimenticava mai a casa un sigaro e il buon umore. Non a caso viene ricordato come «un presidente che ascoltava tutti», o come «amico sincero» o «compagno di tante risate».
Funzionario regionale dal 1980 - ha lavorato per vari assessorati, assunto come programmatore informatico - sposato, è stato presidente della Circoscrizione 9 - quella di La Palma, Quartiere del Sole e Sant'Elia, oggi trasformata nella numero 4 - e fondatore e presidente dell'associazione sportiva “Cinque Stelle” (che operato in diversi quartieri poveri cagliaritani a partire dagli anni Novanta) era un amante dello sport e in particolare del basket.
Socio della onlus “Cittadini del mondo” (l'associazione che si occupa del progetto di ospitalità dei bambini colpiti dalla catastrofe di Cernobyl) accoglieva ogni estate un bambino bielorusso, che trattava come un figlio.
CANDIDATO AL COMUNE In questi giorni si stava preparando, come sempre alla vigilia del voto, alla campagna elettorale. Si sarebbe candidato tra i sardisti, per provare a tornare in quell'aula di via Roma dove era già stato per sei mesi. Aveva già fatto le foto per i santini e preparava i manifesti. Era già pronto anche lo slogan: «Noi, sardi d'azione».
Oggi il funerale verrà celebrato nella chiesa dei santi Giorgio e Caterina, alle 15.30. (m.r.)