Beni culturali
Secondo il direttore dei Beni culturali Maria Assunta Lorrai la sentenza del Consiglio di Stato sull'allargamento dei vincoli relativi al colle di Tuvixeddu riguardano anche il progetto edilizio di Coimpresa. È la stessa Lorrai a scriverlo in una nota inviata al sindaco di Cagliari, alla giunta e al presidente del Consiglio comunale, nella quale vengono citati alcuni passaggi della delibera che attende di essere approvata dall'aula di via Roma.
Nel documento dell'esecutivo Floris si fa riferimento all'articolo 15 delle norme attuative del Piano paesaggistico regionale, che consentirebbe al progetto di urbanizzazione del colle di rimanere valido anche dopo la sentenza dei giudici amministrativi. Sulla stessa linea è anche il gruppo Cualbu. Ma non la direzione regionale del Mibac: «Questa amministrazione non condivide l'assunto, sul quale non è mai stato avviato nessun confronto e che, peraltro, appare nel merito erroneo». La costola sarda del ministero precisa anche di ignorare «la proposta di variante sostanziale» approvata dalla giunta comunale. Nella delibera invece, che cita un passaggio della nota che accompagna la variante, c'è scritto che le soluzioni proposte da Coimpresa «sono state condivise con le parti istituzionali, tra cui il Mibac».
Secondo Giuseppe Cualbu, amministratore della società, si tratta di un «equivoco», visto che «il ministero era a conoscenza delle nostre intenzioni e delle possibili soluzioni», ma «la legge non prevede un loro parere in questo momento». Un passaggio su cui è d'accordo anche la direttrice Lorrai: «Esula dalle competenze di questa amministrazione la preventiva valutazione delle proposte di variazione dei Piani attuativi».
Anche l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus conferma che, almeno in maniera informale, la sovrintendenza era informata della variante: «Io ho partecipato almeno a un incontro. E mi è sembrato che da più parti ci sia stata un sollecito al miglioramento del progetto. Dunque la sovrintendenza sapeva quello che stava succedendo, anche se va ricordato che non è necessario il suo parere in questo momento». E ora? La direzione regionale del ministero, con una frase sibillina, invita la giunta «all'immediata adozione degli atti conseguenti». Per ora l'unico atto previsto è quello della discussione e votazione della delibera in Consiglio comunale: se ne parlerà martedì prossimo. ( m.r. )