In rassegna da Oppo a Piazzolla
Percorsi inediti del contemporaneo Kovatchev al Lirico
GABRIELE BALLOI
CAGLIARI. A dispetto del nome ironico, ma serissima negli intenti, la rassegna «Inaudita» si è udita nuovamente anche quest’anno. L’Ensemble Spaziomusica, più altre formazioni strumentali, con il Conservatorio “Palestrina” hanno dato vita, dal 14 al 22 marzo, a iniziative di promozione e fruizione della musica colta a noi cronologicamente più vicina. Percorsi inediti, quantomeno insoliti, per ascoltare la musica nelle sue declinazioni più originali e innovative. Da Franco Oppo, sicuramente il massimo compositore sardo odierno, era tenuto infatti il workshop destinato agli allievi del Conservatorio. Ed è lui stesso che viene omaggiato, nel primo concerto al Ghetto degli Ebrei, ripercorrendo dagli anni Ottanta a oggi parte della sua produzione, specialmente quella pianistica. A eseguire quest’ultima è Mario Carraro con Stefano Melis, insieme al quale già nel 2004 realizzarono sul repertorio un interessante progetto discografico. Sono invece affidati a Enrico Di Felice un paio di pagine con protagonista il flauto, a cui si uniscono poi alcuni membri dell’Ensemble Palestrina per l’esecuzione dell’ultimo brano «Alcune verità indimostrabili». Tre giorni dopo sono di scena Simone Floris al clarinetto e Manuele Pinna al piano con partiture che vanno da Debussy a Berg, da Oppo a Manzoni, Gentile, Cosmi e il compianto Gian Piero Cartocci, compositore e docente del conservatorio scomparso nel 2006. Più tardi è il Moto Contrario Duo, formato da Francesco Ciminiello (percussioni) e Michele Nurchis (clavicembalo) a leggere pagine di Xenakis, Andriessen, Capalbo e Liverani. Ancora percussioni nell’ultima serata, con l’affascinante antologia di Roberto Migoni che ci porta nei paesaggi sonori di Minoru Miki, Yoshihisa Taira, David Lang, Franco Donatoni e Stuart Saunders Smith. «Fuga libre», infine, è l’accattivante titolo del recital che un’ora dopo ci offriva l’Ensemble Spaziomusica: Riccardo Leone, Enrico Di Felice e Roberto Pellegrini, rispettivamente al piano, flauto e vibrafono, mettono a confronto l’«Arte della Fuga» di Bach col tango e le fughe di Piazzolla, fra cui trova posto anche una nuova composizione di Christian Cassinelli «Dei chiodi l’eco al ligneo altare».
E oggi alle 20,30 e domani alle 19 al Comunale per la Stagione concertistica del Lirico è di scena Julian Kovatchev direttore bulgaro alla guida dell’Orchestra del Lirico. Il programma musicale prevede musiche di Beethoven, Lucio Garau, Brahms e Schubert.