Domenica giornata del Fai
Sarà il palazzo Boyl a raccontare l'Unità d'Italia a Cagliari. Lo storico edificio di via De Candia sarà aperto domenica nell'ambito della “Giornata di primavera”, la manifestazione organizzata dal Fai (Fondo ambiente Italia) che, quest'anno, è, appunto, dedicato ai 150 anni dell'Unità. Un solo sito perché, spiega Maria Rosaria Miggiano, segretaria regionale Fai Lazio e Sardegna, «alcuni ostacoli politici ci hanno impedito di aprirne altri».
LA SCELTA Certo, sarebbe stato importante rendere fruibili altri luoghi nell'ambito di una manifestazione che ha mobilitato, nelle precedenti 18 edizioni, sei milioni di persone. Ma la scelta è, comunque, caduta su un luogo particolarmente simbolico e legato all'Unità d'Italia. Il palazzo di via De Candia potrà essere visitato domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Un'apertura limitata rispetto ad altre: nel resto d'Italia i siti possono essere visitati anche domani. Ma l'iniziativa cagliaritana ha incontrato qualche problema. A cominciare dal fatto che sono venuti a mancare all'ultimo momento i ciceroni: a guidare la visita sarebbero dovuti essere gli studenti del Siotto. Ma, alla fine, vista la concomitanza con altre iniziative, i ragazzi disponibili erano appena trenta. Decisamente pochi se si tiene conto del fatto che il palazzo propone almeno una trentina di stanze da visitare.
IL PALAZZO Inizialmente, si sarebbe voluto aprire Palazzo Regio ma la struttura è stata già utilizzata per le celebrazioni dei 150 anni. Quindi, la scelta è caduta sul palazzo di via De Candia. Per tante ragioni. «In primo luogo», racconta il capo delegazione cagliaritana della Fai Giovanni Cappai, «perché il conte Antonio Carradori, avo dei conti Tomassini Barbarossa, proprietari dell'edificio, fu il presidente della Carboneria». Un personaggio storico presente nel palazzo in un quadro e in un busto. Ma il palazzo ospita anche altre chicche, come una rarissima stampa autentica risalente al periodo dell'Unità d'Italia che raffigura Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini, Cavour ed altri. Nel quinto piano vi è uno splendido olio che raffigura l'antenato conte Francesco Maria Serra che fu vice presidente del Senato del Regno. Ma nel palazzo ci sono anche una serie di opere d'arte, come un quadro di Durer, oltre ai lavori di Pietro Cavaro. ( mar.co. )