ELEZIONI COMUNALI. La consigliera regionale a capo di una coalizione indipendentista
«Vogliamo il riscatto sociale ed economico della città»
Vedi la foto «Se Cagliari non gode di buona salute, la Sardegna non può star bene: Troppa gente sta male nella nostra città e noi vogliamo che vengano riequilibrate le differenze sociali». Da medico, Claudia Zuncheddu si è affidata alla metafora della città malata che chiede di essere curata, per presentare la sua candidatura a sindaco alla guida di un polo indipendentista. Con lei, ieri mattina al molo di Su Siccu, c'erano Gavino Sale (Irs), Bustianu Cumpostu (Sardigna Natzione), Doddore Meloni (Maluentu) e quasi tutti i principali esponenti dell'indipendentismo isolano.
LE LISTE Scenario della prima uscita della candidata, consigliere comunale uscente e consigliere regionale (ex Rossomori), un battello-ristorante che richiama ai pirati, tema caro soprattutto al fondatore di Irs, Gavino Sale (anni fa, sbarcando a Cagliari, era stato proprio lui a ipotizzare una nave corsara dell'indipendentismo che scorrazzasse per i mari dell'Isola). «Dopo una profonda riflessione», ha ripetuto Zuncheddu, «ho rotto gli indugi. Non siamo contro nessuno, sia chiaro, vogliamo correre da soli. La mia non è una candidatura di disturbo, vogliamo portare avanti proposte concrete per i cagliaritani». Le liste sono in fase di perfezionamento, ma al momento se ne contano cinque e potrebbero arrivarne altre nei prossimi giorni. Con il medico si sono già schierati gli Indipendentistas, Irs, Sardigna Natzione, A manca pro s'indipendentzia, Maluentu-Paris, Unidade e la civica Riprendiamoci Cagliari.
IL PROGRAMMA «La città», ha rimarcato il candidato, «sta attraversando una crisi sociale, politica ed economica senza precedenti. È compito del Comune quello di riequilibrare i dislivelli sociali dei cittadini». Il sociale al primo posto, ma il programma degli indipendentisti (che sarà presentato nei prossimi giorni) affronterà anche argomenti spinosi come il Poetto e l'Anfiteatro. Vogliono il «riscatto sociale, economico e politico di Cagliari capitale della nazione sarda». Di un «nuovo modo di vivere la Sardegna», ha parlato Cumpostu, mentre Gavino Sale ha ribadito la metafora marinaresca: «Finalmente», ha detto, «si salpa verso quell'unità che sino a pochi mesi fa era impossibile. Dobbiamo restituire l'anima a Cagliari, città che continua ad essere in mano a sette-otto famiglie: liberarla, perché deve essere la capitale di tutta la Sardegna e non la tana di sette-otto lobby potentissime». L'appoggio esterno a Claudia Zuncheddu è arrivato anche dal movimento A Manca pro s'Indipendentiza: il direttivo politico ha chiarito che non presenterà liste, ma «non faremo mancare il nostro appoggio a questo segnale di unità nazionale».
FRANCESCO PINNA