Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Provincia si allea con i sindacati

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2011

AGENZIA DEL TERRITORIO. Sit in in piazza Palazzo contro il trasloco in via Jenner

 

Milia conferma: un ricorso contro il trasferimento degli uffici


Di questi tempi fa notizia: i sindacati della ex Triplice , Cgil, Cisl e Uil (con Ugl e Usb), dalla stessa parte della barricata. Si sono ritrovati in piazza Palazzo per dare vita un sit in contro il trasferimento dell'Agenzia del territorio. «Siamo», spiega Silvana Cadeddu della Cisl, «rappresentanti di un sindacato confederale. Non dobbiamo preoccuparci solo delle richieste degli aderenti ma anche delle esigenze dei cittadini».
LA PROTESTA Alle 10 erano una cinquantina i lavoratori che si sono ritrovati in piazza Palazzo: volevano incontrare il prefetto Giuseppe Balsamo per bloccare il trasferimento dell'Agenzia del territorio dagli uffici di via Pintus, condivisi con l'Agenzia delle entrate, a quelli di via Jenner. L'incontro c'è stato. Anche se, come già sapevano, è stato infruttuoso. In mattinata è arrivata la risposta del prefetto al telegramma del presidente del Consiglio provinciale Roberto Pili e dell'assessore alla Programmazione Lorenzo Cozzolino. Il prefetto, si dice, «non ha alcun titolo per interloquire su una questione tecnica rimessa alla esclusiva competenza e responsabilità degli organi dell'Agenzia del territorio, dotati di prerogative di autonomia gestionale proprio in ragione dei compiti istituzionalmente alla stessa assegnati».
L'INCONTRO Una risposta che non è piaciuta ai sindacati. E i lavoratori si sono ripresentati, nel pomeriggio, in piazza Palazzo. Questa volta per occupare la sala della Provincia. Ha mediato Alessandro Sorgia, vice presidente del Consiglio provinciale, che in mattinata ha partecipato al sit in per ragioni professionali (è un commercialista). «Si parla di sprechi», sostiene Sorgia, «e poi si scopre che l'Agenzia delle entrate affitta 17 mila metri quadri sulla 554 e ne utilizza solo 1.400». L'occupazione è stata evitata dopo l'incontro con i capigruppo. Al termine la decisione, bipartisan . «Anche la Provincia», annuncia il presidente Graziano Milia, «farà ricorso. Ci metteremo subito alla ricerca di un buon amministrativista. La decisione danneggia tutta la Provincia».
LE RAGIONI Un altro passo ufficiale dopo quello fatto in precedenza, con la denuncia dei sindacati alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti contro il trasferimento. «Si parla di evitare gli sprechi», afferma Raimondo Lisai della Uil, «e si scopre che, a fronte di una serie di disservizi, c'è un risparmio di appena 4 mila euro l'anno». Lisai è furioso. «È arrivato un pretoriano da Roma, Piero Ronchetti, che non rispetta le istituzioni». Indigeribile il trasferimento. «Nel '95, quando si arrivò all'unificazione dei servzi», racconta Sandro Dessì della Cgil, «si parlò di un fiore all'occhiello. E così fu così: la novità ha prodotto benefici a tutti. E ora si torna indietro».
I DISAGI Tra l'altro, il trasferimento, iniziato lunedì, sta creando problemi. «C'è la scadenza», spiega Dessì, «dell'accastamento degli immobili fantasma. Si corre il rischio di superarla. E a pagare eventuali sanzioni saranno i cittadini». Perché, in questo momento, gli uffici non stanno lavorando. Non solo: il trasloco costa. «Solo per questo», interviene Aldo Garau dell'Ugl, «ci sono voluti 150 mila euro. E la sede in cui ci stiamo spostando costa 850 mila euro all'anno e non ha parcheggi gratuiti». Nell'aria aleggia il sospetto: “di chi è”, chiede qualcuno, “lo spazio che andiamo a occupare?”. Di un noto costruttore cittadino, rispondono altri. Il trasferimento danneggia gli utenti. «Anche perché», conclude Federico Carboni dell'Usb, «in via Jenner insistono anche l'oncologico e il microcitemico. Avremmo voluto sederci a discutere ma qui ci sono sudditi e non cittadini». Concetto sottoscritto anche dalle associazioni di consumatori: il coordinamento regionale ha scritto al prefetto per chiedere il blocco del trasferimento.
MARCELLO COCCO