Il gioiellino gallurese trascina l'Italia con l'Estonia: 100% al tiro
ITALIA-ESTONIA 70-57
PARZIALI: 20-13, 33-28, 53-43, 70-57.
ITALIA: Cinciarini 5 (2/6), Soragna 5 (2/6), Cittadini 4 (0/2), Di Giuliomaria 3 (1/2), Vitali 4 (1/2), Bulleri (0/3), Datome 16 (5/5), Fantoni 2 (0/0), Michelori 1 (0/0), Cavaliero 4 (1/4), Poeta 8 (1/6), Amoroso 18 (6/9). Allenatore Recalcati.
ESTONIA: Tein, Sokk 1, Dorbek, Kriisa, Arbet 7, Riis, Kikerpill 5, Kangur 14, Veski 2, Leppin, Makke 4, Keerles 3, Dorinin 4.
ARBITRI: Seghetti (Livorno), Aronne (Viterbo), Digiovanrosa di Roma.
TIRI LIBERI: Italia 23/29, Estonia 10/18.
TIRI DA TRE PUNTI: Italia 9/25, Estonia 3/13.
Gli onori di casa li ha fatti il padrone di casa: Luigi Datome, gioiellino di Gallura, è tornato in Sardegna dopo quindici anni trascorsi a mietere successi a livello giovanile anche in campo internazionale, e si è visto subito che non vedeva l'ora. Ha chiuso con il cento per cento al tiro: 2/2 dalla lunetta, 1/1 da due e soprattutto 4/4 da tre, trascinando la sua Italia al successo sull'Estonia (70-57) nella prima giornata del torneo “Sardegna a Canestro”, anteprima del big match del 20 agosto con la Serbia valido per la qualificazione a Europa 2009. L'ultima volta che Datome aveva giocato in Sardegna era stato nella sua Olbia, con la maglia della squadra di famiglia, la Santa Croce, che detiene un imbattibile record, ha conquistato il titolo italiano allievi, mai nessuna squadra sarda c'era riuscita e chissà quando ce la farà un'altra. Chissà invece quale sarà il futuro prossimo venturo di questa Italia che il coach Charlie Recalcati, tra mille problemi, sta cercando di riportare in alto. Priva degli “yankee” Bargnani, Belinelli e Gallinari, e ieri anche senza Mordente, Azzurra si è presentata come la più classica delle squadre operaie. Poco o nulla concesso allo spettacolo, ma una difesa che ha piantato gli avversari a quota 57 punti. Non che l'Italia abbia segnato tanto di più: si è fermata a quota 70 con due soli giocatori in doppia cifra. Oltre a Datome, 16 punti, Amoroso ha toccato i 18 con una percentuale invidiabile (6/9) per un lungo che sa colpire anche da tre punti. Sono piaciute le tre difese proposte da Recalcati, uno che, fin dai tempi di Cantù, quando veniva a giocare contro il Brill, in via Rockefeller ha sempre vinto: uomo, zona e zona press, solide rocce sulle quali l'Italia sta costruendo, in mancanza di un genuino talento offensivo, il proprio futuro. Azzurri sempre al comando: la prima scossa al match l'ha data proprio Datome, in procinto di passare alla Lottomatica Roma. Balzato in campo dopo 5'58”, nei successivi 7'41” ha piazzato due triple, due tiri liberi e due centri dalla lunetta. Suoi dieci dei primi venticinque punti di un'Italia ancora acerba ma piacevole da seguire, capace di lasciare sempre dietro un'Estonia priva di talento ma con tanta forza fisica nelle gambe. Partita apparentemente aperta al via dell'ultimo quarto (53-43), poi Azzurra ha preso il largo e oggi alle 20,45 tornerà in campo per affrontare il Belgio che ieri è stato sconfitto dalla Gran Bretagna. Non sarà un big match, a Pechino in questi giorni c'è di meglio: ma uno come Gigi Datome vale da solo il prezzo del biglietto. Uno dei nostri così bravo non lo vedevamo dai tempi di Claudio Velluti e Tore Serra.
NANDO MURA
14/08/2008