Il dirigente replica: abbiamo agito correttamente
«La scelta dell'amministrazione Comunale di Cagliari di reiterare il contratto di concessione della gestione dei rifiuti per un lasso di tempo eccessivamente lungo è censurabile sotto il profìlo della lesione del principio della libera concorrenza ed incompatibile con lo stato di estrema urgenza dettato dalla norma». Lo sostiene l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che ha agito su segnalazione del capogruppo del Pd Ninni Depau.
LA SEGNALAZIONE L'esponente del centrosinistra aveva segnalato che il contratto per il servizio di igiene urbana, aggiudicato il 10 agosto 2005 per un anno a De Vizia Tranfer, Aspica e Cns con un'asta pubblica ha subito numerose proroghe sino al 30 giugno 2010, data della ultima proroga.
LE CONTESTAZIONI Per l'Authority, il Comune «è responsabile di gravi ritardi di carattere organizzativo che hanno impedito una corretta attività di programmazione del servizio» anche in considerazione del fatto che «le modifiche apportate al contratto originario abbiano provocato uno scostamento economico eccessivo rispetto ai prezzi medi degli appalti analoghi». Per questo l'Autorità di vigilanza chiede al Comune di comunicare entro 60 giorni i provvedimenti che vorrà porre in essere. «Il Partito democratico promuoverà adeguate iniziative perché il sindaco e l'assessore si assumano per intero le proprie responsabilità politiche e amministrative», attacca Depau.
REPLICA DEL DIRIGENTE L'assessore all'Igiene del suolo, Gianni Giagoni, lascia che a replicare sia il dirigente responsabile del servizio, Guglielmo Carletti. Che si dice sorpreso della censura («la Corte dei conti ha tutti gli atti da un anno e non ha mosso alcuna contestazione») e, soprattutto, del fatto che sia stata fatta ora che la gara è stata finalmente aggiudicata. Premette di aver assunto l'incarico dirigenziale a metà 2009 e di non rispondere di ciò che è accaduto prima. «Che cosa avremmo potuto fare di diverso?», si chiede. «Avevamo un indirizzo del Consiglio comunale che ci imponeva una gara di sette anni più due, l'Autorità ci ha scritto un anno fa chiedendoci atti che abbiamo inviato. Ci accusano di avere speso più soldi del dovuto ma non è vero, perché a parità di prezzo abbiamo più servizi, meno personale, lo spazzamento meccanizzato, una frequenza maggiore di raccolta, l'isola ecologica itinerante e altro. Abbiamo aggiudicato la nuova gara, dopo la prima che non è stata aggiudicata perché c'era stato un solo concorrente, con un ribasso del 7,5% pari a due milioni di euro di risparmio per l'amministrazione», aggiunge Carletti. «Se avessero guardato il loro sito internet», aggiunge, «avrebbero trovato tutti i dettagli della gara e avrebbero visto che è tutto in regola. Questa censura mi sembra errata e intempestiva».