Cep e San Benedetto
Da mesi il sonno di decine di famiglie che risiedono al Cep e a San Benedetto s'interrompe bruscamente molto prima dell'alba. A dare la sveglia agli abitanti delle vie Archimede, Righi, Satta e Rossini non è infatti il canto del gallo, bensì il frastuono provocato dai mezzi della nettezza urbana. «Alle 4,30», racconta Sandro Aramu (via Archimede), «il camion della raccolta dell'umido piomba sotto le nostre finestre e ci sveglia. Gli operatori scendono dal mezzo, ritirano le buste colme di scarti organici dai contenitori marroni e le lanciano nel retro del cassone del camion. Conclusa l'operazione, si verifica una cosa fastidiosissima. Il conducente comincia a spuntare e frenare di botto per smuovere le buste e distribuirle in modo uniforme nel cassone». E sono soprattutto queste manovre a svegliare i malcapitati cittadini. «La stessa cosa si verifica anche da noi», riferisce Marcella Guttuso (via Rossini), «e siamo stufi». In entrambi i casi i residenti hanno segnalato il loro disagio all'assessore comunale della Pianificazione dei servizi, Giovanni Giagoni, che si è impegnato a risolvere il problema. (p.l.)