Duro confronto tra Cellino e i tecnici sui tempi per le autorizzazioni
Lo stadio non più accanto alle piste dell'aeroporto, ma al di là della ferrovia, sempre sui terreni di Santa Caterina. È questa la novità che è stata prospettata (ma la circostanza è ancora in attesa di conferme) nel corso dell'ultimo vertice Cagliari calcio-Regione, svoltosi ieri.
I funzionari dell'Urbanistica e dello Sport forse si aspettavano di trovarsi di fronte solo tecnici e progettisti. Ma il presidente del Cagliari Massimo Cellino non è uomo che ama le convenzioni e ieri alla conferenza dei servizi sul nuovo stadio a Elmas si è presentato in prima persona. A riferirlo, mentre la circostanza non è confermata dallo stesso patron rossoblù («Sto prendendo un aereo, non mi occupo di cose tecniche. Ma se anche lo facessi sarebbe un mio diritto»), alcuni dei partecipanti all'incontro organizzato per le 16.30 di ieri in viale Trento.
Secondo indiscrezioni, il presidente avrebbe scelto di presenziare, preoccupato per alcuni problemi burocratici che sarebbero sorti negli ultimi giorni. E l'esordio non sarebbe stato dei più incoraggianti: «Se i tempi che mi prospettate per l'iter autorizzativo sono questi (si parlava dell'estate 2012) sono pronto a ritirare il progetto». Una risoluzione che ha rischiato di far saltare il tavolo e che sarebbe stata ritirata solo dopo una lunga mediazione. Tanto che, preso atto degli adempimenti che sarebbero stati necessari per velocizzare la procedura nell'area fin qui individuata dal Cagliari calcio, si sarebbe poi deciso di virare nel comparto oltre la ferrovia. Questo perché ci sarebbero meno problemi dal punto di vista paesaggistico e sarebbe addirittura possibile evitare la procedura per la valutazione d'impatto ambientale. Un cambio che, inoltre, consentirebbe di spostare all'agosto 2011 il termine della procedura. Questo nella migliore delle ipotesi.
Secondo i bene informati, inoltre, Cellino avrebbe anche commentato i contenuti dell'ultima comunicazione inviata dal direttore della Sogaer ai sindaci del comprensorio aeroportuale: «Il riferimento al piano per la prevenzione dei rischi contiene un implicito via libera al nostro progetto - avrebbe detto il presidente - questo perché il nostro elaborato è stato rimodulato in base al piano, che pure non è mai stato pubblicato e del quale ci è stato parlato solo in maniera informale». ( a. mur. )