Vertice notturno del direttivo cittadino e provinciale per decidere le condizioni di sostegno al candidato del centrosinistra
Ancora incerta la posizione dell’Api: «Vogliamo una persona più moderata»
L’elettorato di centro rappresenta l’oggetto del desiderio
CAGLIARI. Giornata decisiva per il centrosinistra: l’Idv appoggerà Massimo Zedda. Ieri notte riunione per decidere se presentare un proprio candidato oppure sostenere Massimo Zedda, vincitore delle primarie di coalizione.
Zedda continua intanto la sua campagna con incontri a tappeto in tutti i settori: ieri ha avuto un colloquio per le questioni legate alle bollette idriche. Ma l’attesa maggiore è quella per la decisione dell’Idv.
Il gruppo politico che fa capo ad Antonio Di Pietro (che non ha partecipato alle primarie) stava verificando la possibilità di coagulare attorno a un candidato diverso da Zedda sia un’area liberale non di destra, che una indipendentista. L’ipotesi era quella, da un lato, di non lasciare a Massimo Fantola (leader dei Riformatori sardi che corre per il centrodestra) un’area di centro che potrebbe avere difficoltà verso un competitore come Zedda (della Sel). Dall’altro quella di riportare all’interno di un’area di centrosinistra quella zona indipendentista che non si riconosce nei partiti tradizionalmente legati a questo settore.
Dopo un ampio dibattito (al momento in cui scriviamo la riunione è ancora in corso) l’orientamento unamime dell’Idv è di appoggiare Zedda per non indebolire ulteriormente il candidato del centrosinistra.
Resta ancora in forse, inoltre, la posizione dell’Api, il movimento fondato da Francesco Rutelli, che a livello nazionale ha fatto un’alleanza col Fli e l’Udc. A Cagliari, invece, spiega il responsabile provinciale Raffaele Pontis, «stiamo ancora valutando la situazione. Siamo nel centrosinistra, ma Zedda è un candidato troppo targato a sinistra, mentre noi vorremmo un competitore più moderato. Solo per fare un esempio: se ci fosse la disponibilità di un personaggio come Paolo Matta, pensiamo sarebbe possibile avere la convergenza di altre forze di centro. Mentre in questo momento il Fli e l’Udc sono ancora interni alla maggioranza di centrodestra. (r.p.)