La Costa Magica attracca ogni lunedì, quando gli esercizi commerciali non aprono. Al porto nessun Infopoint Croceristi a passeggio, negozi chiusi Cagliari ha sostituito Tunisi, i vacanzieri apprezzano
Quando i raggi di sole ancora non fanno risplendere i palazzi di via Roma, la Costa Magica, salpata da Palermo, ha già attraccato al molo Rinascita del porto cittadino. Parte dei 2700 croceristi, che hanno pagato un tour del Mediterraneo occidentale, sbarcano mezz'ora dopo l'arrivo, alle otto. La tappa della crociera in realtà doveva essere Tunisi ma gli incidenti nel paese maghrebino hanno reso necessaria la ricerca di un'alternativa. Che per gli armatori è stata il capoluogo sardo, che precede gli sbarchi a Palma di Maiorca, Barcellona e Marsiglia. «Scusi le posso proporre un tour per la città sul bus panoramico?». Sono queste le prime parole che ascoltano i vacanzieri appena scendono dalla navetta che fa la spola tra l'imbarcazione e la stazione marittima. In tanti, soprattutto gli stranieri, accettano volentieri le gite guidate per la città: in pullman o in segway , il mezzo di locomozione urbano su due ruote su cui si sta in piedi. Altri prediligono località turistiche dell'entroterra o della costa. C'è anche chi, invece, preferisce scoprire la città autonomamente, a piedi e senza guide, basandosi solo sulle informazioni recuperate in loco. E qui c'è la prima sorpresa: appena scesi dalla nave i croceristi non trovano nessun Infopoint . Eppure lo vorrebbero. Per gli appassionati dello shopping invece c'è n'è un'altra, amara: la quasi totalità dei negozi il lunedì mattina sono chiusi. Nonostante ogni primo giorno della settimana, dalla nave Costa sbarchino in città quasi tremila turisti, pronti ad aprire i loro portafogli.
IL GRUPPO «Scusi, mi sa dire dove sono i negozi?». È la domanda che Teresa Torre, zainetto in spalla e occhiali da sole, pone alla prima persona che incontra in via Roma, all'uscita dal porto. È accompagnata dall'amica Lee-Anne Tomasello, dalla madre Giovanna Cicero e da un'amica di quest'ultima, Concetta Paratore. Tra i quaranta e i sessant'anni, la comitiva viene dalla Sicilia. Scarpe e abiti comodi, le quattro donne si apprestano a percorrere discese e salite del centro storico. È loro intenzione non perdere nessuna offerta del penultimo giorno di saldi.
NON È LA GRAN VIA «La prima impressione che ho avuto guardando via Roma dal porto è stata quella di essere nella Gran via di Madrid», afferma Giovanna Cicero ricordando l'arteria principale della capitale spagnola. Peccato che a Cagliari, a differenza di quanto avviene nelle principali città iberiche, i turisti di lunedì non possano fare compere. Assieme alla figlia e alle amiche, Giovanna percorre il largo e poi svolta a destra per via Manno. Una vetrina è illuminata. Teresa Torre spera che il negozio sia aperto, spinge la porta che però resta inesorabilmente chiusa.
I PERICOLI Mentre la donna prosegue la scalata dell'arteria commerciale alla ricerca di un negozio aperto all'improvviso esclama: «Attenta mamma!», rivolta alla madre Giovanna, a cui è passato un bus del Ctm a pochi centimetri di distanza. Inavvertitamente la crocerista stava passeggiando in mezzo alla strada, come fanno quasi tutte le persone che camminano per via Manno. Non poteva immaginare che la strada pur essendo commerciale non è chiusa al traffico veicolare.
ORECCHINI E FOULARD Tra i pochi esercizi aperti c'è una bigiotteria, che attira subito l'attenzione delle quattro croceriste. Infatti entrano nel negozio e iniziano a provare. Orecchini, collane, anelli e foulard. Dopo le prove escono dal negozio con la busta degli acquisti. «Abbiamo comprato orecchini e foulard», rivela Teresa Torre. Esborso totale 40 euro. «Che poi sono oggetti che si trovano tranquillamente anche da noi, ma quando si è in vacanza l'“aria” è diversa e incentiva l'acquisto». Il gruppo cerca di dissimulare le intenzioni iniziali mentre passeggia alla ricerca di un altro negozio aperto. «Altrimenti aspettiamo di andare a Barcellona, dove si compra meglio», conclude Teresa, che riesce a spendere altri 90 euro per un giubbotto.
I PARTICOLARI Nell'attesa che le amiche terminino di pagare, Concetta Paratore, insegnante di lettere prossima alla pensione, nota la targa col nome della via: Giuseppe Manno. «Ha scritto libri di storia, vero?», chiede la donna, che in realtà sa bene, meglio di tanti cagliaritani, chi è stato lo studioso e politico del Regno di Sardegna. Oltre questo, altri particolari catturano l'attenzione del gruppo siciliano e non solo. Molti croceristi sbarcati dalla Costa Magica si fermano a fotografare gli scorci che offrono le scalette che interrompono il lato destro della strada commerciale e la facciata bianca del Bastione, la cui scalinata è off limits da due giorni, i viali alberati e il panorama del porto.
LA CITTÀ «Ero convinta che i sardi fossero come i siciliani: dei confusionari», afferma Giovanna Cicero, che invece apprezza l'ordine e la tranquillità del capoluogo, nonostante ieri fosse una giornata lavorativa. «Sembra di essere al nord», conclude. Un altro aspetto che colpisce i turisti è la calorosità e la gentilezza delle persone. «Sono rimasta stupita», racconta Teresa Torre, la più dedita allo shopping, «le commesse a Cagliari sono davvero gentili», prosegue la donna, «anche quando non si compra niente e si fa un giro solo per dare uno sguardo sono disponibili e col sorriso».
IN BARCA SI MANGIA Dopo il tempo dedicato allo shopping arriva quello per la cultura. Prima di visitare Castello, le donne fanno uno spuntino in piazza Marghinotti. Da borse e zainetti estraggono panini e tramezzini. «Li abbiamo presi a bordo», rivelano, «in crociera si mangia tantissimo, c'è cibo a volontà, per questo non abbiamo molta fame». Una spiegazione del perché bar e trattorie non siano affollati. «Inoltre molte persone per pranzo tornano sulla nave», spiega Teresa Torre.
LA CATTEDRALE E LE AUTO Appena messo piede fuori dal primo ascensore di viale Regina Elena, Concetta Paratore esclama col suo marcato accento siculo: «Che bello!». Lo stupore è per il panorama: il mare, gli stagni e le montagne che si possono vedere dalla terrazza del Bastione di Saint Remy. Dopo le torri pisane, le viuzze e i bastioni, arrivano davanti alla Cattedrale. «Mi piace, peccato per le auto», si lamenta Teresa, riferendosi ai parcheggi di piazza Palazzo. «Neanche a me piacciono», le fa eco Lee-Anne Tomasello che rincara la dose. «È l'unico aspetto negativo che ho trovato, assieme ai marciapiedi un po' dissestati».
L'AGENZIA In otto ore di visita, le croceriste hanno apprezzato la città. «L'agenzia ci ha comunicato che la prima tappa era Cagliari e non Tunisi solo qualche giorno fa», racconta Giovanna Cicero, «non abbiamo avuto modo di informarci sulle bellezze di Cagliari».
Il tour si conclude alle 15,30, quando anche gli altri passeggeri prendono la via del porto. Prima di rientrare però, ancora qualche minuto per comprare cartoline in una tabaccheria in via Roma e una calamita souvenir con l'immagine dell'arco del Bastione. Comprata da un ambulante senegalese per un euro.
MARIO GOTTARDI