Il consiglio di amministrazione lo ha scelto all'unanimità, battuti cinque concorrenti
L'ex numero uno del Carlo Felice da lunedì al lavoro in teatro
Gennaro Di Benedetto è il nuovo sovrintendente della Fondazione del teatro lirico. L'ex numero uno del Carlo Felice di Genova è stato nominato ieri sera con voto unanime del consiglio di amministrazione dopo una breve discussione. Di Benedetto, proposto dal sindaco, non ha avuto avversari nonostante il cda abbia esaminato rapidamente i curriculum di altri candidati (Angela Spocci, Marco Tutino, Claudio Orazi e Antonio Marcellino mentre il nome di Giampaolo Vianello, che non aveva inviato la sua scheda e che ha dichiarato di non essere interessato, è stato fatto da un consigliere di amministrazione). Il nome di Di Benedetto era circolato con insistenza nei giorni scorsi assieme ad altri. Ma le candidature alternative, come poi è emerso con chiarezza, erano solo nomi utili per confondere le acque.
I NOMI SARDI DI PORCELLI In realtà altre due proposte ci sono state. Maurizio Porcelli, ultimamente spesso critico nei confronti delle scelte dei colleghi del cda ha avanzato due personali candidature: quelle di Gianni Filippini, direttore editoriale de L'Unione Sarda ed ex assessore comunale alla Cultura, e di Felice Todde, musicologo cagliaritano già attivo alla University of Chicago e all'accademia del Maggio Fiorentino, ex consigliere di amministrazione della Fondazione in quota Regione (si dimise a fine dicembre del 2009). Ma le proposte in chiave sardista di Porcelli non sono state prese in considerazione. E il rappresentane del ministero nel cda ha deciso di votare per Di Benedetto «per non sfuggire ai miei obblighi di consigliere in questa fase di difficoltà».
CONTRATTO DA MANAGER Di Benedetto è stato convocato per lunedì in via Sant'Alenixedda, anche per la firma del contratto. Come stabilisce la legge, sarà inquadrato come manager aziendale (una svolta rispetto al passato recente, Pietrantonio aveva un rapporto da libero professionista senza vincoli di tempo) che lo vincolerà a tempo pieno al Lirico. «Abbiamo bisogno di una persona che lavori duro per risollevare le sorti del teatro», ha spiegato ieri Floris. Che, nel motivare la scelta del nuovo numero uno, ha detto: «Ha le caratteristiche che chiediamo: una formazione manageriale, esperienza nei teatri, capacità di elaborare piani industriali ed esperienza nei rapporti con il personale».
DIRETTORE ARTISTICO SARDO A Di Benedetto spetterà nominare il direttore artistico. Che, secondo quanto trapela dal consiglio, sarà un sardo. Si parla del tenore Gianluca Floris, cagliaritano doc che in questi mesi, anche proponendo una stagione artistica low cost ma di qualità alternativa a quella di Hubert Soudant, si è impegnato in prima persona per tentare di risolvere la crisi del teatro. Ma potrebbe essere anche lo stesso Todde, stimato da parte del cda nonostante sia considerato politicamente vicino al centrosinistra.
IL NODO-PROVINCIA Congelata, per ora, la questione Provincia. Il sindaco sta lavorandoo per recuperare Graziano Milia, che aveva dichiarato pubblicamente che Viale Ciusa non sarebbe rientrata con questo consiglio di amministrazione che ha definito «corresponsabile dello sfascio del teatro». Ma sembra che le posizioni stiano cambiando. Milia potrebbe entrare nel cda come tecnico, vedere come va e poi, eventualmente, decidere di fare entrare la Provincia come socio. La strategia sembra essere questa.
FABIO MANCA