Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A San Benedetto c'è il pienone di tutti i giorni

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2008

Il direttore Musu: «È un mese anomalo, molti cittadini hanno rinuciato allo svago per stare qui»

Nessuna flessione nelle vendite: ieri le corsie del mercato erano affollate
Un agosto così al mercato di San Benedetto non si vedeva da molto tempo. Se fino all'anno scorso la città si spopolava e gli affari languivano, quest'estate, complice la crisi economica che scoraggia le partenze, i cagliaritani sono rimasti a casa e l'affluenza al mercato non ha fatto registrare cali. «Quello di quest'anno è sicuramente un agosto anomalo», sostiene il direttore del mercato Giovanni Musu. «C'eravamo abituati a vedere le corsie semideserte ma stavolta il temuto flop non c'è stato e non possiamo che esserne felici».
Rispetto a luglio le presenze sono stabili e il sabato si registra addirittura il pienone. «Evidentemente i cagliaritani hanno rinunciato alle ferie ma non al mangiar bene», commentano soddisfatti i commercianti. Ma se è vero che i clienti non mancano, va comunque evidenziato che le buste della spesa non appaiono piene come in altri periodi dell'anno. «La crisi purtroppo c'è e si fa sentire», riprende Musu, «chi è rimasto in città ha pochi soldi e logicamente vuole risparmiare». I tempi dei carrelli pieni sono finiti, insomma. «Ormai si fanno solo acquisti mirati e si compra in piccole quantità per evitare gli sprechi». Gli unici che escono dal mercato con le buste piene sono i turisti. «Per loro la crisi sembra non esistere - assicura Gabriele Marras, presidente dell'Associazione San Benedetto -, in generale comprano di tutto ma sono attirati soprattutto da pesci e crostacei». L'aragosta abbonda sui banchi di vendita e il suo prezzo è più abbordabile rispetto a un anno fa. «Se prima per un chilo ci volevano 110 euro - rivela il direttore - oggi ne bastano 90».
«La realtà è che la gente vuole mangiare bene - sostiene Carlo Coiana, titolare del box 43 - Può rinunciare al viaggio ma non ai crostacei: magari non riesce a comprare i gamberoni sardi da 40 euro ma non si lascia sfuggire quelli siciliani da 10 euro. Più piccoli ma altrettanto saporiti». «È evidente - sostiene il pescivendolo Massimo Ruggiu - che chi rinuncia a partire ha pochi soldi in tasca, quindi non può arrivare qui al mercato e spendere grosse cifre. Sceglie solo poche cose e chiede lo sconto». Queste le impressioni dei commercianti. E i clienti che ne pensano? «Io le vacanze sono riuscita a farle», dice orgogliosa Laura Massidda, 65 anni. «Mi dispiace invece per chi non è potuto partire». Non è il caso di Marco Piras. «Io andrò in vacanza il 20 agosto - dichiara il giovane - la crisi c'è, ma al viaggio estivo non rinuncio. L'anno scorso sono rimasto a casa e me ne sono pentito: quest'anno ho scelto di partire perché ho la sensazione che l'anno prossimo sarà peggio». «Per me invece niente riposo - annuncia Marcello Fadda, 50 anni, proprietario del ristorante Arissa -, visto che quest'anno la città non si è svuotata ho deciso di tenere aperto il mio locale per tutto il mese. Pazienza se non farò ferie: quando il lavoro c'è bisogna approfittarne».
PAOLO LOCHE

13/08/2008