Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I goccius composti in onore del Pontefice

Fonte: La Nuova Sardegna
12 agosto 2008

MARTEDÌ, 12 AGOSTO 2008

Pagina 1 - Cagliari








--------------------------------------------------------------------------------

CAGLIARI. Ci voleva la visita del Papa per animare culturalmente l’estate sarda. Con l’inaugurazione della mostra “I parati di sant’Agostino” domani si apre la serie di manifestazioni che faranno da corollario al viaggio di Benedetto XVI. Alla programmazione non manca neppure la nota linguistica. Tra i canti che, il 7 settembre, animeranno l’attesa del Pontefice in piazza dei Centomila, ci saranno anche “is Goccius” in onore della Madonna di Bonaria composti da Giuanni Cadeddu (campidanese) e Peppe Ruiu (logudorese), in un equilibrio politico linguistico d’altri tempi: tre strofe nella limba del Capo di Sopra, tre in quella del Capo di Sotto.
Si parte, dunque, domani nel museo della cattedrale (via Fossario 5) con l’esposizione dei paramenti del grande dottore della Chiesa dopo un artistico restauro, che li ha riportati quasi allo splendore iniziale. Le altre mostre avranno come tema “L’immagine dell’apostolo Pietro nell’arte sarda del XVII-XIX secolo” (sede palazzo civico di Cagliari); “San Lucifero vescovo “ (Piazza san Cosimo); “Gli inizi della cristianità in Sardegna” (mostra itinerante nei musei archeologici della Sardegna, e l’“Arma dei carabinieri e la Santa sede” (Legione Carabinieri, via Deledda).
Giovedì vigilia dell’Assunta, iniziano in cattedrale le celebrazioni religiose in preparazione della visita del Papa. Nel pomeriggio i primi vespri dell’Assunzione, a seguire la messa, quindi alle 21 la veglia di preghiera durante la quale si svolgerà la processione per le strade di Castello. Passato e presente si incroceranno in duomo: non solamente esposizione della Sacra Spina e del trittico di Clemente VII, ma anche della navicella d’oro - simbolo della Chiesa sarda - che sarà benedetta dal Papa, e del “calice dei sardi”, che Benedetto XVI userà durante la messa della prima domenica di settembre. Il giorno di Ferragosto, sempre in cattedrale, alle 10.30 pontificale presieduto dall’arcivescovo Giuseppe Mani.
Le vesti sacerdotali di sant’Agostino farebbero parte, con il pastorale e la mitria, delle reliquie minori del vescovo d’Ippona, portate nell’isola dai presuli africani esiliati in Sardegna nel 507 dal re vandalo Trasamondo. Gli ultimi due pezzi sarebbero finiti, come scrive Giovanni Francesco Fara nel De rebus sardois, nella chiesa degli agostiniani di Valencia (Spagna). Le vesti conservate per molto tempo nella chiesa di San Francesco di Stampace, dopo il crollo, l’11 gennaio 1875, di questo monumento, furono custodite nella cripta della cattedrale e poi nel museo.
Mario Girau