Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Floris: «L'accordo di programma cade»

Fonte: L'Unione Sarda
23 aprile 2008

De profundis sull'accordo di programma siglato un mese fa tra Comune e Regione.«L'accordo di programma cade». Le parole del sindaco Emilio Floris sono una pietra tombale sull'intesa Comune-Regione per la riqualificazione di Sant'Elia, la creazione del Betile e la realizzazione del campus universitario. Parole pesanti come macigni che saranno formalizzate in un atto nella riunione straordinaria di Giunta in programma stamattina. «Nella delibera che verrà fuori», spiega il primo cittadino, «prenderemo atto dei rilievi fatti dalla commissione Urbanistica: d'altronde, sapevamo che 30 giorni per la ratifica sarebbero stati un tempo troppo breve. La commissione non ha avuto il tempo per trasformare l'atto politico dell'accordo di programma in un atto amministrativamente ratificabile».ADDIO A 20 MILIONI Una pietra tombale, si diceva. Anche se Floris lascia aperto un piccolo spiraglio. «La delibera inviterà tutte le parti in causa, dalla Giunta alla commissione, passando per il Consiglio, a continuare a lavorare come se l'accordo di programma fosse in piedi». Giusto per dimostrare questo intento, il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci ha convocato una riunione anche per la mattinata di oggi. Ma, ovviamente, i tempi si allungano enormemente. E, per di più, una parte dei finanziamenti, 20 milioni di euro, quelli relativi alle celebrazioni per l'unità d'Italia, viene persa per sempre: quei soldi sarebbero arrivati se l'accordo di programma fosse stato ratificato nei termini previsti, cioè entro il 28 aprile. «Venti di milioni di euro sono un sesto di quanto costa il solo Betile», minimizza Tavolacci.I PROBLEMI La linea del no, sostenuta da An e dall'Udc, è passata. E il resto della maggioranza ha finito con l'accettare i rilievi mossi da questi due partiti. Rilievi che riguardano i tre interventi. Sul Betile, per esempio, esisterebbero problemi di contabilità edilizia: per permettere la realizzazione del museo, tre ettari di zona S (quella dei parchi) dovrebbero diventare di zona G (destinata ai musei e, quindi, edificabile); e, nel contempo, nel comparto, si dovrebbe trovare un'area equivalente da modificare. Sul campus, invece, si eccepisce che la volumetria è eccedente rispetto all'area disponibile mentre sulla riqualificazione di Sant'Elia si lamenta una certa indeterminatezza. «Non si capisce», afferma Tavolacci, «se gli abitanti saranno 1.500 o 15.000».L'OPPOSIZIONE Una bocciatura che fa infuriare l'intero centrosinistra che vede nell'accordo di programma un passo fondamentale per la soluzione dei problemi cagliaritani. “Una parte dei consiglieri del centrodestra si è esercitata in questi ultimi giorni”, scrivono Andrea Scano, Marco Piras, Claudio Cugusi e Giorgio Cugusi, rappresentanti dell'opposizione in commissione Urbanistica, “ in una ricerca tanto ossessiva quanto futile, del dettaglio da contestare all'interno dell'accordo di programma”.L'ACCUSA Secondo il centrosinistra non si perdono solo venti milioni di euro. “All'interno di tale accordo”, proseguono, “sono previste cessioni di aree militari dismesse, finanziamenti per tre milioni e mezzo per il quartiere di Villanova (i cui abitanti attendono inutilmente, da anni, sottoservizi adeguati) e altre misure”. I dubbi della maggioranza? “È vero che esistono degli aspetti ancora da definire. Ma l'accordo di programma, lungi dall'essere uno strumento definitivo, ha proprio lo scopo di fissare una cornice”. E sotto accusa finisce il sindaco. “Qualora il centrodestra non dovesse ratificare l'accordo sottoscritto dal sindaco e convintamene sostenuto dall'assessore Campus (che ha partecipato, su delega del sindaco, ad ogni fase della trattativa, promuovendo il raggiungimento di una intesa), oltre a fare un torto alla città e ai suoi abitanti, sconfesserebbe il suo stesso operato”.MARCELLO COCCO 23/04/2008