Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il turismo della partecipazione

Fonte: La Nuova Sardegna
28 febbraio 2011

Gli esperti chiedono un nuovo modello di accoglienza per intercettare i vacanzieri 
 
 
 
PIERLUIGI CARTA 

CAGLIARI. La Sardegna registra un altro incremento dei flussi turistici, con 12 milioni di presenze ufficiali nel 2010, anno di piena crisi. Se l’isola è ormai da decenni territorio di assalto turistico, il suo capoluogo invece si sta riscoprendo polo attrattivo per il suo patrimonio culturale e paesaggistico, ma non sembra ancora pronto a gestire al meglio questo ruolo. Giovedì scorso, al Centro comunale Exma’ si è svolto il convegno sul “Progetto turistico della Sardegna”, inserito nella Quarta rassegna urbanistica regionale, organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica. Durante la conferenza, introdotta dal Presidente dell’Inu, Sebastiano Bitti, gli urbanisti ed architetti provenienti dalle università di Cagliari e Alghero, in concertazione con i rappresentanti della politica e dell’imprenditoria edilizia, hanno cercato di stabilire una rotta per lo sviluppo della realtà turistica sarda, in occasione dell’aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale. Durante il suo intervento, Giovanni Campus, l’Assessore comunale all’Urbanistica, promuove la bellezza di Cagliari, con i suoi siti storici e i suoi belvedere, ma boccia l’incapacità fino ad oggi dimostrata dai soggetti locali, nel creare un ambiente, che, con le sue “facilities”, diventi “memorabile” per i visitatori. L’assessore fa riferimento soprattutto ai croceristi, le cui presenze aumentano di anno in anno. «L’esempio tipico di approccio errato - afferma Campus - sono i negozi del centro chiusi durante l’ora di pranzo». Se l’assessore parla di drenare ogni flusso turistico a disposizione, Giuseppe De Luca, urbanista del consiglio direttivo nazionale Inu, nel suo intervento propone un “turismo della partecipazione” da opporre al “turismo del gregge”, attraverso uno scambio attivo tra stanziali e visitatori.