La protesta. I consiglieri della circoscrizione 4 chiedono l'intervento del Comune
Soffia un forte vento di polemica sul colle di Monte Urpinu. Ad alimentarlo due consiglieri della circoscrizione numero 4, rappresentanti di una protesta cittadina contro il Pasha, l'ex gelateria del belvedere accusata di disturbare con musica a tutto volume fino a tarda notte, violando il diritto al riposo degli abitanti del vicinato. Roberto Mameli e Luigi Cosentino sono ora più agguerriti che mai, dato che «da più di un mese non riceviamo risposta dall'amministrazione comunale, alla quale abbiamo sottoposto il problema già dai primi giorni di luglio».
Sul piede di guerra ma con coscienza. «Non chiediamo che venga chiuso - chiarisce Cosentino - siamo a favore di una Cagliari turistica in grado di offrire anche appuntamenti notturni dentro la città. Ma che siano in linea con quanto vuole la legge. E soprattutto che non vadano a disturbare la quiete di persone che desiderano solo poter dormire in pace».
Per questo «abbiamo verificato - spiega Mameli - i permessi che il locale ha in merito agli intrattenimenti musicali. Nella delibera del dirigente alla Cultura e spettacolo del Comune, il club è autorizzato a ospitare appuntamenti danzanti e musicali tutti i giorni, sino al 30 settembre, fino a un massimo di 99 persone». Più importante la questione degli orari. «Dal lunedì al giovedì e la domenica la musica è permessa tra le 22 e l'1 di notte. Il venerdì e il sabato tra le 22 e le 2. Ci siamo più volte recati da quelle parti per accertarci di quanto sta succedendo e abbiamo constatato che in alcuni giorni la musica viene diffusa ben oltre gli orari indicati».
Ma allo stesso tempo ci vanno cauti. «La cosa più importante è che non si disturbi il vicinato», sottolinea Cosentino. Che modera i toni. «Non ci lamentiamo perché ci sono più persone della capienza autorizzata o si balla fino a tardi. Ci interessa solo che gli abitanti del quartiere possano riposare».
Ecco perché tanta preoccupazione. «Già lo scorso anno c'è stata una petizione da parte dei residenti della zona di via Cagna - aggiunge - esasperati dai volumi del club. Ora ci stiamo avviando alla fine della stagione estiva e ancora non abbiamo ricevuto l'attenzione del Comune. Chiediamo solo che vengano fatti dei controlli, così da capire se i cittadini hanno ragione a protestare oppure no». E infine assicura. «Se non dovesse succedere niente quest'anno, ritorneremo all'attacco in vista della prossima estate». Polemiche sulle quali i gestori del locale non vogliono entrare e non rilasciano dichiarazioni.
STEFANO CORTIS
12/08/2008