Stampace
Nel pomeriggio del 17 febbraio 1943 una squadriglia area attraversò il cielo sereno di Cagliari e sganciò il suo mortale carico di spezzoni seminando distruzione e morte sulla città inerme. Una folla di stampacini cercò riparo nella cripta di Santa Restituta trasformata in quei giorni in rifugio, ma non riuscì a scampare alle bombe. A 68 anni da quel tragico pomeriggio, Stampace ha ricordato le vittime con una cerimonia solenne che si è svolta ieri mattina davanti all'ingresso della cripta, in via Sant'Efisio.
Per l'occasione è stata deposta una corona di fiori e un centinaio di persone si è stretto, commosso, intorno alla lapide commemorativa realizzata nel 1993 (in coincidenza del 50° anniversario del bombardamento) dall'amministrazione comunale. La cerimonia è stata preceduta da una messa solenne celebrata nell'attigua chiesa di Sant'Anna dal parroco Luciano Pani. «Grazie a Dio», ha commentato quest'ultimo, «le nuove generazioni non hanno conosciuto quegli orrori. Dal 17 febbraio 1943 sono passati 68 anni, ma il ricordo delle vittime è ancora più che mai vivo». Nella chiesa di Sant'Agostino, in largo Carlo Felice, tra sabato e ieri centinaia di persone hanno visitato la mostra fotografica "Cagliari 1943 una città distrutta dai bombardamenti" a cura di Mario Rattu. (p.l.)
21/02/2011