«Me ne frego», replica Artizzu. Cagliari, il nodo delle civiche
Il vertice della maggioranza non risolve la questione delle civiche a Cagliari ma sancisce la rottura con Fli.
Il centrodestra accelera e mette i leader attorno a un tavolo anche di domenica. La riunione di ieri, nella sede cagliaritana del Pdl, emette una sentenza: la separazione definitiva dalla costola sarda di Futuro e Libertà. Quel «me ne frego» che arriva da Ignazio Artizzu, coordinatore dei finiani, fa capire quanto sia profonda la divisione col Pdl, seppure lo stesso Artizzu confermi di avere ancora Massimo Fantola come riferimento per le comunali.
Un'altra questione ha movimentato il vertice della maggioranza, quella delle due liste civiche che sostengono il candidato del centrodestra a Cagliari. Se la coalizione vorrebbe che il veto valesse per tutti, i Riformatori premono per avere un salvacondotto almeno nel capoluogo.
A Olbia, invece, sarà la stessa alleanza che governa alla Regione a chiedere il consenso elettorale nelle elezioni del 15 maggio. Domani il governatore Ugo Cappellacci nominerà il commissario regionale, che reggerà il Comune gallurese fino al voto, al quale si arriva dopo l'uscita di scena di Gianni Giovannelli.
LA CORSA PER CAGLIARI «Abbiamo lavorato in un clima costruttivo», dice Cappellacci, «ideale per costruire candidature condivise e sostenute da tutti i partiti della coalizione». Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato anche il presidente di Sardegna Socialista Raffaele Farigu, è stata ribadita da tutti la volontà di riproporre dappertutto la stessa coalizione che sostenne Cappellacci alle regionali di due anni fa. Quindi, senza tenere conto del pressante invito di Silvio Berlusconi di chiudere qualsiasi rapporto con l'Udc. Un altro scoglio, invece, non verrà superato, quello della già improbabile alleanza con Fli. «Mi pare che il confronto durissimo in atto a Roma fra Pdl e Fli ci obblighi a non considerare possibile l'ingresso dei finiani nel cartello elettorale», dice il coordinatore del Pdl, Mariano Delogu.
La replica di Ignazio Artizzu, che in Sardegna è la guida di Fli, è chiara: «Il no del Pdl alla presenza del Fli con Massimo Fantola non mi fa né caldo né freddo, non me ne frega niente. Il mio interlocutore è stato Fantola, col quale ho trattato prima come Fli e in seguito come Polo della Nazione. A Fantola - dice Artizzu - continuo a riferirmi, come candidato e capo politico della coalizione, da lui aspetto eventuali cambiamenti del programma». In questi giorni, Artizzu e Matteo Sanna decideranno se proporre liste separate o comuni con l'asse che costituirà il terzo polo, seppure l'Udc sia nella coalizione di centrodestra. «Non ho chiesto permessi al Pdl né prima né oggi, me ne frego».
LE LISTE CIVICHE È stato l'unico tema sul quale sono sorte frizioni, che tuttavia appaiono risolvibili. Polo Civico e Patto per Cagliari, espressioni cittadine che sostengono Massimo Fantola, restano in ballo e non ci sono passi indietro dei Riformatori: «Questione complessa», sottolinea uno dei leader presenti ieri al vertice, perché soprattutto il Pdl continua a non gradire le liste civiche e dall'altra parte c'è il candidato sindaco che ha un'opinione differente.
IL CASO OLBIA Nella seduta della giunta di domani, Cappellacci nominerà il commissario regionale. In vista dell'appuntamento del 15 maggio, si è detto ieri, è necessario trovare in fretta gli accordi e i nomi sui quali puntare. L'ipotesi di Settimo Nizzi alla terza rincorsa per guidare la sua città è fondata. Anche a Olbia, l'Udc farà parte dell'alleanza.
ENRICO PILIA
21/02/2011