Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel magico mondo di Cats

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2011

Grande successo al Teatro Lirico di Cagliari per il celebre musical rivisitato da Saverio Marconi
Ma questi gatti in italiano graffiano di meno
Guardano nel buio con i loro occhi luminosi dei quali si riconosce solo il taglio. Si arrampicano su un recinto di metallo sistemato nel fondo della scenografia. Strisciano sul palco per poi irrompere in platea e sulle poltroncine, provocando stupore e divertimento di piccoli e grandi. Giocano con i gomitoli, sbucano da dentro un copertone, spingono un gigante carrello da supermercato, si affrontano in acrobatici duelli aerei, corrono sui muri, danno vita a ombre cinesi. Gioiscono, soffrono, combattono, tramano. Danzano e cantano le loro storie e gesta.
Benvenuti nel magico mondo di “Cats” ripensato da Saverio Marconi che, con la sua Compagnia della Rancia, ieri e venerdì al Lirico di Cagliari, fa il pieno di pubblico e applausi giocando anche sull'ambiguità tra animale e umano all'interno del celebre musical di Andrew Lloyd Webber e Trevor Nunn, tratto dal libro di filastrocche per bambini “Old possum's book of practical cats”, scritto nel '39 dal poeta Thomas Stearns Eliot. Su una scena dominata da quel che resta di una vecchia giostra in disuso, i felini della comunità Jellicle si ritrovano al chiaro di luna in occasione dell'annuale festa dove l'anziano capo della comunità, Deuterenomio, sceglierà chi destinare a nuova vita. Una reunion che, col passare dei minuti, si annuncia speciale anche per via di un altro motivo: alla ricorrenza, i gatti invitano gli umani affinché conoscano la loro visione del mondo e assistano alla rinascita del prescelto. Agli ospiti, i cats si presentano nelle varie identità. Jennytuttapois, ad esempio, passa tutto il giorno a dormire, mentre la notte impartisce lezioni di musica ai topolini; Ram Tam Taggher è ribelle e Don Giovanni e tutte le gattine gli cadono ai piedi, o meglio, alle zampe; Ciccio Gourmet è un gatto ricco e frequenta i piani alti della società; Mangojerry e Zampalesta rubano e ne combinano di tutti i colori; Gus, il teatrante, vive immerso nei ricordi vissuti sul palcoscenico; Sghemboexpress lavora in ferrovia; Macavity è un criminale di razza inafferrabile alla polizia, crudele e oscuro; Mr. Mistofeles è l'incantatore capace di ogni sortilegio, che con i suoi poteri manda all'aria il piano di Macavity (prendere il posto di Deuteronomio fingendosi il vecchio saggio).
E poi naturalmente c'è Grisabella (interpretata da Giulia Ottonello), diventata triste e sola dopo aver abbandonato la comunità, nella quale verrà riammessa per volontà dei propri compagni a seguito di un commovente mea culpa. Sarà lei ad essere scelta per una nuova vita. Certo, in un allestimento che molto ha fatto parlare di sé, non tutto funziona come ci si aspetta. Le voci sono belle, ma non altrettanto può dirsi delle qualità coreutiche. Inoltre, l'idea di tradurre i testi in italiano non appare delle più felici: “Cats” è nato in inglese e così deve restare. Ve l'immaginate “Eleanor Rigby” e “Let it be” dei Beatles, o altri capolavori del genere, proposti nella nostra lingua? Meglio di no. Malgrado la bravura della Ottonello, l'arcinota “Memory” sembrava un'altra canzone.
CARLO ARGIOLAS

20/02/2011